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#SosTech. La Qualità di Servizio in ambito di Internet mobile [Ultima Parte]

di Andrea Galassi |

I parametri e le modalità di misura della Qualità di Servizio relativa alle connessioni dati per le reti mobili italiane. Il progetto MisuraInternetMobile.it di AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), i drive test effettuati da FUB (Fondazione Ugo Bordoni) e gli Agent Software.

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.

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Introduzione

 

Prima di procedere con la terza e ultima parte del focus riguardante La Qualità di Servizio in ambito di Internet mobile, è opportuno ricordare, in breve, i temi affrontati nelle due precedenti puntate dell’approfondimento.

Protagonisti della prima parte sono stati il progetto Misura Internet messo a punto da AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) insieme a FUB (Fondazione Ugo Bordoni) e ISCOM (Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione), il software Ne.Me.Sys., la differenza tra QoS (Quality of Service) e QoE (Quality of Experience), le prove sperimentali volte a misurare quest’ultima.

Protagoniste della seconda parte sono state invece le caratteristiche e le specificità della rete radiomobile. Si è anche accennato ai parametri per la valutazione della QoS e agli indicatori funzionali (KPI, Key Performance Indicator) prescelti per rappresentare al meglio la qualità delle prestazioni di una rete di comunicazione mobile e dei relativi servizi.

Questa terza e ultima parte è incentrata proprio sui parametri e sulle modalità di misura della Qualità di Servizio relativa alle connessioni dati per le reti mobili italiane, con particolare riferimento al progetto MisuraInternetMobile.it di AGCOM e ai drive test effettuati da FUB.

Si ricorda che è possibile affidarsi al servizio di comparazione curato dagli esperti di SosTariffe.it per confrontare nel dettaglio tutte le offerte di mercato confezionate dagli ISP (Internet Service Provider) per l’accesso alla Rete in mobilità.

QoS e Internet mobile: cosa e dove misurare

Affrontare il tema della QoS in ambito di Internet mobile significa dover fare i conti con una complessità e una difficoltà di analisi non trascurabili, come spiegato nella seconda parte del focus grazie all’aiuto di Guido Riva, ricercatore FUB.

Sono due le questioni che si pongono in prima istanza:

  • individuare cosa andare a misurare (parametri di misura)
  • individuare i confini della rete mobile (modalità di misura)

Per quanto riguarda i parametri di misura, si ricordano gli indicatori funzionali (KPI) individuati da AGCOM e FUB cui si è già accennato nella seconda parte del focus:

  • velocità di trasmissione dei dati (throughput)
  • tasso di insuccesso nella trasmissione dati
  • tasso di perdita dei pacchetti
  • ritardo di trasmissione dati (delay)
  • variabilità del ritardo (jitter)

Per quanto concerne le modalità di misura, uno dei confini della rete mobile è individuabile nel cellulare o nella chiavetta USB impiegata per dotare di connettività mobile un computer portatile, spiega Riva. Utilizzare un terminale piuttosto che un altro non è la stessa cosa, ma “l’impiego di uno stesso tipo di terminale per le varie reti mobili può consentire di depurare le valutazioni effettuate dalla sua influenza», sebbene si tratti di «valutazioni comparative e non assolute”.

L’altro confine della rete mobile è costituito dal suo punto di connessione alla rete Internet, prosegue l’esperto. “[…] le reti radiomobili dei diversi operatori sono connesse alle reti a pacchetto esterne, cioè in sostanza alla rete Internet con cui scambiano i flussi di informazione, attraverso nodi chiamati GGSN (Gateway GPRS Support Node). Una prima ipotesi potrebbe essere quella di collocare i server di misura proprio in corrispondenza di questi nodi”.

Ipotesi che tuttavia deve fare i conti con alcune problematiche. In primo luogo, i nodi GGSN sono parte integrante della rete di ciascun operatore. In secondo luogo, “il numero complessivo di nodi GGSN da prendere in considerazione sul territorio nazionale potrebbe essere non trascurabile, con un conseguente aumento delle difficoltà realizzative e dei costi da sostenere”, evidenzia Riva.

È utile considerare l’ipotesi di collocare i server di misura presso i NAP (Network Access Point). “Ciascun nodo GGSN, infatti, instrada il traffico dati verso la rete Internet, avvalendosi di una infrastruttura di rete propria dell’operatore che li collega ai NAP”. Viene così a delinearsi una struttura del sistema di misura in cui tutto il traffico scambiato tra il NAP e i terminali d’utente transita in via esclusiva sulla rete dell’operatore oggetto del test.

MisuraInternetMobile.it: il percorso regolamentare

Le considerazioni espresse da Riva nei numeri 279 e 280 dei Quaderni di Telèma hanno contributo alla definizione della delibera 154/12/CONS di AGCOM relativa a “Disposizioni in materia di qualità e carte dei servizi di comunicazioni mobili e personali”, attraverso la quale è stato avviato un percorso regolamentare volto a tutelare il diritto dell’utente finale ad avere la più ampia trasparenza informativa sulle prestazioni delle reti e sulla qualità fornita dagli operatori.

Con la delibera di cui sopra, AGCOM ha disposto che l’attività di rilevazione e valutazione della QoS in ambito di Internet mobile debba basarsi su campagne di misure sul campo (drive test). Federico Flaviano, Sergio Del Grosso e Mariano Baldi della Direzione Tutela dei Consumatori AGCOM hanno sintetizzato i punti salienti della delibera stessa nel numero 289 dei Quaderni di Telèma.

MisuraInternetMobile.it: cosa e come si misura

 

  • per sua natura, il servizio mobile non è legato a una specifica posizione, ma a un’area; poiché non è possibile effettuare una verifica in tutti i punti dell’area (l’intero territorio nazionale italiano), è necessario procedere con un approccio statistico e campionare la qualità offerta dalle reti in certi punti di test
  • le misure vengono effettuate all’esterno degli edifici, mediante mezzi mobili che si spostano sul territorio da un punto all’altro, attrezzati per rilevare in contemporanea le reti mobili dei maggiori operatori (TIM, Vodafone, Wind, Tre)
  • i criteri di definizione dei punti di test sono definiti dall’omogeneità di distribuzione sul territorio italiano dei punti medesimi (sono rappresentate tutte le aree) e dall’alta densità di popolazione nell’intorno del punto di verifica (per esplorare le zone più critiche e nelle quali il servizio è più richiesto)
  • si selezionano le città capoluogo di ogni Regione, con l’eccezione di Pescara (anziché L’Aquila) e Verona (anziché Venezia) per motivi logistici
  • all’interno del territorio comunale di ogni capoluogo, si selezionano le zone con elevata densità abitativa (più di 1.800 abitanti per km²
  • le metodologie di misura adottate sono due tipi: nomadiche (con il mezzo fermo) di durata intorno ai 20 minuti, realizzate in un punto qualsiasi dell’area quadrata prescelta, aventi carattere di rilevazione ufficiale della qualità delle reti; dinamiche (con il mezzo in movimento), effettuate durante gli spostamenti fra una misura nomadica e l’altra, aventi carattere sperimentale
  • le rilevazioni di qualità hanno cadenza semestrale (4 mesi per le campagne di misura, 2 mesi per l’elaborazione dei dati e la produzione delle relazioni tecniche) e, per ogni anno solare, sono programmate e realizzate due campagne di drive test
  • le misure sono effettuate su chiavette USB e permettono di registrare le prestazioni della singola rete mobile perché basate sul collegamento tra le chiavette stesse e un server collocato presso il NAP
  • le chiavette USB impiegate sono in grado di sfruttare completamente la tecnologia offerta dall’operatore (Best Technology) e quindi non limitano le prestazioni ottenibili
  • gli operatori che partecipano alle campagne di misurazione devono pubblicare, nella sezione dei loro siti web dedicata alla qualità e alle carte dei servizi, almeno i risultati aggregati a livello nazionale delle misure
  • AGCOM può pubblicare anche i risultati a livello cittadino/regionale e qualsiasi altro dato o informazione o documentazione riguardante le misure in questione

La qualità percepita dall’utente: gli Agent Software

 

AGCOM ritiene che la valutazione sulla Qualità del Servizio debba completarsi e arricchirsi con quella riguardante la qualità percepita dall’utente. Al riguardo, il tavolo tecnico dovrà contemplare tra i suoi obiettivi principale la definizione di un sistema basato sull’impiego di Agent Software da installare sui terminali degli utenti, in particolare smartphone e tablet.

Un Agent Software – spiega Riva – si collega oppure riceve dati dal server posizionato al NAP ed estrae da tale flusso di datti i KPI di interesse, associandoli a opportune informazioni di scenario.

Il vantaggio di un approccio di tal genere è evidente in quanto è lecito attendersi che si possa raccogliere un numero di campioni abbastanza ampio da ottenere valutazioni della qualità di servizio molto accurate. Infatti, poiché la platea dei potenziali utilizzatori è molto ampia, gli agenti mobili (Agent Software, ndR) possono trasformare un elevato numero di terminali mobili di tipo commerciale in stazioni di monitoraggio della QoS”.

Fonti:

Quaderni di Telèma n. 279 e n. 280, a cura di Guido Riva

Quaderni di Telèma n. 289, a cura di Federico Flaviano, Sergio Del Grosso e Mariano Baldi (Direzione Tutela dei Consumatori AGCOM)

Il progetto MisuraInternetMobile.it