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SosTech. Il divario di genere nella telefonia mobile (Prima Parte)

Gender gap mobile

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.

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Nei Paesi a basso e medio reddito, più di 1,7 miliardi di donne non possiede un cellulare e si registra anche una notevole differenza di genere nell’uso del telefonino che impedisce alle donne di fruire appieno dei benefici forniti dai servizi di telefonia mobile.

 

Oltre al programma Digital Inclusion per il superamento delle barriere che rallentano la penetrazione di servizi di Internet Mobile nei Paesi in via di sviluppo, GSMA (Groupe Speciale Mobile Association) ha lanciato anche la Connected Women Global Development Alliance per l’azzeramento del divario di genere nella telefonia mobile a livello globale.

Schierati al fianco di GSMA nella Connected Women Global Development Alliance sono USAID (United States Agency for International Development) e DFAT (Australian Department of Foreign Affairs and Trade).

Nei Paesi a basso e medio reddito, più di 1,7 miliardi di donne non possiede un cellulare e le stesse hanno in media il 14% in meno di probabilità di essere proprietarie di un telefonino rispetto agli uomini, stando al nuovo rapporto Connected Women 2015. La percentuale sale al 38% nei Paesi dell’area Asia del Sud.

I Paesi a basso e medio reddito presi in esame nel rapporto Connected Women 2015 sono Colombia, Messico, Niger, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Egitto, Giordania, Turchia, India, Cina e Indonesia.

Prima di illustrare le altre principali evidenze dello studio, si ricorda che è possibile affidarsi al servizi di comparazione delle offerte di Telefonia Mobile e delle offerte di Internet Mobile curati dagli esperti di SosTariffe.it per confrontare tutte le soluzioni di mercato disponibili in Italia e individuare quelle che meglio rispondono alle proprie esigenze.

Il divario di genere non si registra soltanto nel possesso di un cellulare, ma anche nell’uso del medesimo. Anche quando le donne sono proprietarie di un telefonino, infatti, è notevole la differenza nell’utilizzo del dispositivo, con la conseguenza che le stesse non fruiscono appieno dei benefici forniti dai servizi di telefonia mobile.

Le donne in possesso di un cellulare lo usano con meno frequenza e con meno intensità rispetto agli uomini, in particolare quando si tratta di utilizzare servizi di Internet Mobile, ma anche con riferimento ai servizi di messaggistica.

Sono 5 le principali barriere al possesso e all’uso di telefoni cellulari dal punto di vista delle clienti donne intervistate per elaborare il rapporto Connected Women 2015:

I costi per l’acquisto del cellulare e per la sottoscrizione delle tariffe telefoniche costituiscono nei Paesi in oggetto una barriera sia per gli uomini sia per le donne, ma sono queste ultime a soffrire in misura maggiore il fattore spesa, perché le loro entrate sono in genere inferiori.

La scarsa qualità e la scarsa copertura delle reti cellulari rappresentano una barriera chiave sia per gli uomini che per le donne, ma in alcuni contesti, sono queste ultime a percepire con maggiore frequenza una qualità dei servizi di telefonia mobile non in linea con le promesse degli operatori e/o con le proprie aspettative.

La sicurezza è una delle preoccupazioni principali manifestate dalle donne. Sebbene il 68% delle stesse, nei Paesi a basso e medio reddito, si senta più sicuro quando ha con sé un cellulare, le preoccupazioni rimangono forti, soprattutto con riferimento alle molestie telefoniche, alla perdita e al furto del dispositivo, allo spam.

La mancanza di fiducia negli operatori di telefonia mobile e negli agenti che li rappresentano, che porta a temere di essere ingannati, è un elemento di preoccupazione per il quale si registrano livelli di intensità pressoché simili tra le donne e gli uomini, e che è in parte correlato anche alle percezioni riguardanti la qualità e la copertura delle reti cellulari.

Le competenze tecniche insufficienti e un basso livello di alfabetizzazione digitale sono barriere citate più dalle donne che dagli uomini e sono elementi rintracciabili anche nei Paesi ove il mercato della telefonia mobile è più maturo, come, per esempio, in Cina.

Le donne riferiscono di non avere sufficienti competenze tecniche e conoscenze digitali in misura più frequente rispetto agli uomini, perché le stesse, nei Paesi in oggetto, hanno spesso meno possibilità di accesso a strutture educative.
Azzerare il divario di genere nella telefonia mobile significa fornire benefici socio-economici alle donne, che considerano i cellulari strumenti utili per migliorare la loro autonomia, accedere a nuove opportunità di istruzione e di occupazione, risparmiare tempo e denaro.

E significa anche sbloccare un mercato di un valore stimato intorno ai 170 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni, con conseguenze positive sia per l’industria di settore sia per le economie dei Paesi protagonisti del rapporto.

Fonti e risorse:

Connected Women 2015 – Bridging the gender gap: Mobile access and usage in lowand middle-income countries

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