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SosTech. Dove andrà la telefonia mobile nel 2019?

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Per la telefonia mobile è stato un anno strano: le star assolute del mercato (quello del passato), Samsung e Apple, hanno mancato il bersaglio, mentre la Cina continua la sua avanzata apparentemente inarrestabile.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Fine anno è il periodo delle classifiche – i dieci libri, i dieci dischi, i dieci migliori smartphone – ma anche quello in cui gli esperti di settore fanno le loro previsioni per l’anno che verrà. Per la telefonia mobile è stato un anno strano: le star assolute del mercato (almeno quello del passato), Samsung e Apple, hanno se non proprio mancato il bersaglio fatto alzare più di un sopracciglio con i loro prodotti, sempre meno in grado di giustificare l’upgrade per chi ha uno smartphone vecchio di uno, due, tre anni o anche di più.

La Cina continua la sua avanzata apparentemente inarrestabile ma le tensioni internazionali – culminate con i dazi di Trump e l’arresto di Meng Wanzhou, vicepresidente e CFO di Huawei – rendono il quadro più complesso, e le incertezze sul futuro permangono.

In Italia, l’evento più importante del 2018 nell’ambito della telefonia (disruptive, come dicono gli anglofoni) ha riguardato non tanto i dispositivi quanto gli operatori: l’arrivo di Iliad ha scosso il mercato come mai era accaduto prima con le sue offerte dal canone bassissimo e una cospicua dotazione di gigabyte, costringendo gli altri fornitori del servizio a proporre tariffe altrettanto low-cost per non perdere una fetta troppo grossa (su siti come SosTariffe.it si possono sempre trovare le promozioni più convenienti per la telefonia mobile). Una rivoluzione che si farà sentire sempre di più anche sulle connessioni fisse, ma con un grande interrogativo nel prossimo futuro: il 5G.

Come cambieranno i dispositivi

Per quanto riguarda gli smartphone del futuro, dopo anni di voci e annunci è finalmente arrivato il momento per il primo dispositivo davvero pieghevole prodotto da Samsung, in grado di passare da 4,6 pollici (decisamente piccolo per gli standard attuali) a un mini-tablet da 7,3: il prototipo del Galaxy F è stato presentato lo scorso novembre e il 2019 dovrebbe essere proprio l’anno giusto per l’arrivo sugli scaffali dei negozi. Non si tratta del primo “foldable” in assoluto, ma l’esperienza del pioniere, l’Axon M di ZTE, non è stata di quelle da ricordare.

Sempre Samsung, secondo le indiscrezioni, sarebbe pronta a seguire la strada di Apple con la presentazione di non solo due, ma tre diversi dispositivi della famiglia S10, a quanto sembra rispettivamente da 5,8 (con display piatto e non curvo), 6,1 e 6,4 pollici.

Il gigante sudcoreano sta inoltre lavorando insieme a Verizon per lanciare un dispositivo 5G, indicativamente nella prima metà del 2019; per alcuni si tratta proprio del nuovo Samsung S10, numero “rotondo” e che lascia supporre qualche innovazione rilevante all’orizzonte.

E Apple? Dopo i risultati non eccelsi di vendite dei nuovi iPhone, forse troppo poco innovativi rispetto all’iPhone X dell’anno scorso, con stime viste al ribasso, nel 2019 dovrebbe esserci qualche novità in più: sono già circolati dei rendering che ipotizzavano, ad esempio, una tripla fotocamera, perfetta per la realtà aumentata, mentre altre voci parlano della compatibilità dei nuovi iPhone con Apple Pencil, la penna elettronica per iPad Pro e iPad 2018.

Nel 2019 dovrebbe vedere la luce anche un altro Pixel, nome in codice “Bonito”, a prezzi più popolari rispetto al Pixel 3 e al Pixel 3 XL (secondo i rumor: display LCD da 5,5, processore Snapdragon 670, 4 GB di RAM ma soprattutto la stessa eccellente fotocamera del Pixel 3).

Tutto questo senza contare gli smartphone prodotti solo per il mercato asiatico, che sempre più spesso hanno caratteristiche innovative che nei modelli per l’Occidente non si trovano (ad esempio la fotocamera anteriore in versione slide-out, come il Mi Mix 3 di Xiaomi, o il secondo display OLED sul retro, che rende la fotocamera frontale inutile, del Vivo Nex Dual Display Edition).

I giochi? In arrivo c’è Harry Potter

Le tendenze del mercato, invece, sono analizzate nel dettaglio dall’ultimo report di App Annie, “2019 in Mobile”. Secondo gli esperti, nel 2019 le spese nei marketplace di app per smartphone (iOS, Google Play e i vari venditori di terze parti in Cina) aumenteranno a un ritmo cinque volte superiore rispetto alla media dell’economia globale, sempre tenendo conto che si sta parlando di una piccola parte dell’indotto dell’economia mobile (basti pensare agli acquisti finalizzati tramite app su siti come Amazon o Uber). Il 75% di questo mercato apparterrà ai giochi, da sempre categoria dominante nel settore: giochi come Fortnite e PUBG devono gran parte del loro successo proprio all’essere giocabili in mobilità, su smartphone e tablet, e tra le tendenze del prossimo anno ci sarà sicuramente quella di rendere sempre più simile l’esperienza a prescindere dalla piattaforma. In questo modo si attireranno sempre più persone che, pur non descrivendosi come veri e propri “gamer”, non disdegnano di farsi una partita con lo smartphone mentre aspettano il treno o l’autobus. Il gaming mobile arriverà a una quota di mercato del 60% dell’intero settore, compresi console, console portatili, PC e Mac.

E c’è già un nome caldo, anzi caldissimo, per il 2019. Harry Potter: Wizards Unite di Niantic, gli stessi di Pokémon GO, per molti supererà il successo straordinario del suo predecessore (che aveva incassato 100 milioni di dollari nel giro di due settimane ed è stato il gioco più veloce della storia a raggiungere e superare la soglia del miliardo di dollari in spese degli utenti). La saga vanta decine di milioni di fan in tutto il mondo e i recenti miglioramenti nella realtà aumentata – dovuti anche a smartphone molto più potenti – porteranno con tutta probabilità novità molto interessanti, anche in questo caso in grado di attirare i giocatori “casual”.

I video e l’esordio di Disney

Ma sugli smartphone – oltre a telefonare e giocare – si fa anche molto altro: in particolare si guardano video, considerando che secondo un’altra statistica 10 minuti di ogni ora passata sui dispositivi mobili a usufruire dei diversi media (dalla lettura dei libri su Kindle ai post su Facebook) sarà dedicata alla visione di contenuti video streaming: YouTube, certo, e sicuramente anche i servizi come Netflix o Amazon Prime Video, ma anche i micro-contenuti di applicazioni social come Instagram (con le Storie sempre più gettonate dagli utenti) e Snapchat. E soprattutto, il 2019 sarà anche l’anno dell’esordio di Disney+, il servizio streaming di Disney che andrà ad aggiungersi a Hulu, ESPN+ e ABC nell’arsenale video dell’azienda di Burbank. Portando con sé una ricca dote di contenuti, dai film Marvel a quelli di Guerre Stellari (con contenuti originali come l’attesissima serie The Mandalorian).

Fonti: https://www.tomsguide.com/us/pictures-story/997-most-anticipated-smartphones.html

https://www.appannie.com/en/insights/market-data/2019-in-mobile-5-things-to-know/?utm