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Sos Tech. Le tasse troppo alte frenano Internet in mobilità

Mobile internet

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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Le tasse dovute dagli operatori di telefonia mobile e dai clienti degli stessi sono troppo alte e costituiscono una delle barriere che frenano l’adozione e la diffusione di servizi di Internet Mobile, a qualsiasi latitudine si guardi, ma in particolare nei Paesi in via di sviluppo.

A sostenerlo è GSMA (Groupe Speciale Mobile Association), che di barriere ne ha individuate altre tre: l’assenza di infrastrutture di rete, soprattutto nelle aree rurali; l’analfabetismo (incapacità di leggere e scrivere) e l’analfabetismo digitale; la predominanza di contenuti web in lingua inglese a fronte di neanche il 5% della popolazione mondiale madrelingua.

Si ricorda che è possibile fare riferimento ai servizi di comparazione delle offerte di telefonia mobile e delle offerte Internet Mobile curati dagli esperti di SosTariffe.it per confrontare tutte le proposte di mercato disponibili in Italia per l’accesso alla Rete in mobilità.

Il 55% della popolazione mondiale è raggiunto dal segnale 3G, ma le reti mobili di terza generazione sono concentrate nelle aree urbane. Gli operatori di telecomunicazioni sono spesso restii a investire nelle aree rurali, a causa dei costi di gestione e manutenzione delle reti troppo elevati rispetto agli effettivi profitti, evidenzia GSMA.

Gli operatori di telecomunicazioni, gli attori dell’industria di settore, i governi nazionali e le istituzioni sovranazionali devono tuttavia impegnarsi per garantire un’adeguata copertura di rete ai cittadini delle aree rurali, in special modo nei Paesi in via di sviluppo, prosegue GSMA.

GSMA si propone di sostenere l’ampliamento della copertura di rete nelle aree rurali attraverso il programma Digital Inclusion, promuovendo e sollecitando le migliori pratiche normative e tecniche.

Per favorire l’inclusione digitale in ogni angolo del pianeta, GSMA ritiene necessario che gli operatori di telefonia mobile e i governi attuino programmi di alfabetizzazione di base (saper leggere e scrivere) e di alfabetizzazione digitale. A tal fine, GSMA si è impegnata a supportare iniziative volte ad azzerare il divario culturale.

Secondo GSMA, inoltre, è necessario che i contenuti diffusi attraverso Internet siano comprensibili a ogni latitudine e utili e rilevanti per ciascuna comunità. Il 55,8% dei contenuti web sono in lingua inglese, ma meno del 5% della popolazione mondiale è madrelingua inglese e soltanto il 21% ha un certo livello di comprensione dell’inglese.

Di contro, alcune delle lingue più parlate, come l’arabo e l’hindi, occupano rispettivamente lo 0,8% e lo 0,1% dei contenuti veicolati attraverso la Rete. Con il programma Digital Inclusion, e con la collaborazione di Mozilla Foundation, GSMA si propone di promuovere contenuti web rilevanti a livello locale.

Capitolo tasse, infine. Quelle che colpiscono in misura eccessiva sia gli operatori di telecomunicazioni sia i clienti. Le tasse dovute quando si acquista un telefonino. Le imposte associate alla sottoscrizione di servizi etc.

tlc e tasse

La tassazione eccessiva che pesa sugli operatori disincentiva gli stessi a investire nelle infrastrutture di rete, mentre quella sostenuta dai clienti rende meno appetibile e meno accessibile l’utilizzo di Internet in mobilità.

Studi di settore citati da GSMA dimostrano che ridurre le tasse in oggetto favorisce l’inclusione digitale. Con il programma Digital Inclusion, GSMA intende lavorare con l’industria di riferimento e con i governi per studiare soluzioni utili per intervenire in tal senso.

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