CONSUMI

Sos Energia. Tariffa elettrica D1 prorogata per tutto il 2016

di Natalia Pezzone |

La tariffa D1, introdotta dalla direttiva europea 27/2012 e attuata tramite il decreto legislativo 102/14 di luglio scorso, rappresenta una soluzione per chi ha deciso di puntare all'efficienza energetica, ma non vuole pagare bollette esorbitanti.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

La scorsa estate l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) avviò la tariffa elettrica D1, una tariffa sperimentale rivolta ai soli clienti domestici che utilizzano pompe di calore per il riscaldamento (ne parlavamo in questo articolo).

Con delibera del 2 dicembre 2015, l’AEEGSI ha deciso che i possessori di pompe di calore possano continuare a usufruire per tutto il 2016 della tariffa D1, che taglia i costi delle bollette bloccando il prezzo unitario del kWh. Sul portale SosTariffe.it, ricordiamo, è possibile  confrontare le tariffe energia elettrica per trovare quelle che prevedono i prezzi più bassi.

La tariffa D1, introdotta dalla direttiva europea 27/2012 e attuata tramite il decreto legislativo 102/14 di luglio scorso, rappresenta una soluzione per chi ha deciso di puntare all’efficienza energetica, ma non vuole pagare bollette esorbitanti.

Quest’offerta agevolata prevede in effetti l’abolizione dei c.d. scaglioni di prezzo del kWh, ordinati in funzione dei consumi energetici, e introduce una quota unica che non è legata alla quantità di kWh impiegati dal consumatore.

Prima dell’introduzione della tariffa elettrica D, avere un sistema efficiente per il riscaldamento come una pompa di calore veniva penalizzato, non solo per le spese di installazione, ma perché una volta in uso i costi in bolletta raggiungevano cifre notevoli. Chi possedeva questa tecnologia ricadeva nello scaglione più elevato in termini di utilizzo energetico e, di conseguenza, pagava di più per ogni kWh utilizzato.

Con la tariffa D1 invece c’è un unico scaglione e un unico prezzo per i kWh, ammortizzando i costi malgrado l’inteso utilizzo di energia dell’impianto.

Perché aiutare chi consuma di più?

Con l’introduzione della tariffa D1, e soprattutto con l’avvio dell’ultima Riforma Energetica dell’AEEGSI, si sono scatenate non poche polemiche. Diversi utenti e associazioni ambientaliste si chiedono come mai l’Autorità vuole aiutare a chi consuma più energia, e non a chi ha adottato comportamenti virtuosi per ridurre i propri consumi elettrici al minimo.

Quello che l’Authority sta attuando è una strategia per “elettrificare” i consumi degli italiani, ovvero  incoraggiarli a utilizzare sempre più energia elettrica e meno gas o GLP. Questo perché l’energia elettrica può essere prodotta facilmente da fonti rinnovabili (sole, vento, mare, calore della terra, etc) mentre il gas metano o il GPL non saranno mai fonti pulite.

L’utilizzo di tecnologie che consumano più elettricità, ma lo fanno in maniera efficiente, come le pompe di calore, le piastre a induzione o le auto elettriche, viene incentivato dunque attraverso una riforma tariffaria, con nuovi scaglioni di consumo e l’eliminazione della progressività che penalizza chi oggi ha optato per l’efficienza energetica.

Chi può richiedere la tariffa D1?

Tutti coloro che possiedono unicamente un impianto a pompa di calore come sistema di riscaldamento domestico possono inoltrare la richiesta di Tariffa D1 al proprio fornitore di energia elettrica. Sono esclusi di questa tariffa coloro che possiedono più impianti di riscaldamento alimentati con energie differenti (ad esempio pompa di calore elettrica + riscaldamento a gas).