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Sos Energia. Pannello Solare Termico: conviene averne uno?

di Natalia Pezzone |

Oggigiorno è possibile installare un pannello solare termico anche con 1.500 euro e usufruendo degli incentivi statali.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

La tecnologia ci consente di sfruttare l’energia del sole per usarla nelle nostre abitazioni in due maniere diverse: il Fotovoltaico, che trasforma l’energia solare in elettrica, e il Solare Termico che converte i raggi solari in energia termica per riscaldare l’acqua o l’abitazione. Di seguito parliamo del pannello solare termico, non prima però di ricordarvi che è attualmente possibile anche avere energia rinnovabile a casa senza installare alcun pannello: con le offerte energia verde del mercato libero, consultabili sul comparatore energia di SosTariffe.it, si può consumare elettricità green anche allo stesso prezzo di quella “sporca”.

Solare Termico: perché conviene?

Il prezzo di un pannello fotovoltaico va dai 6.000 ai 13.000 euro, e può vivere 30 anni. Un pannello  solare termico può essere integrato all’impianto di riscaldamento esistente, e costa dai 1.500 ai 3.500 euro; dura 20 anni e sono in vigore detrazioni fiscali per il suo acquisto. A meno che sia necessario avere energia elettrica per tutta l’abitazione, chi ha bisogno soprattutto di un’alternativa al riscaldamento e alla produzione di acqua calda, potrebbe trovare una gran convenienza nel pannello solare termico.

Il pannello solare termico è dotato di un serbatoio che contiene l’acqua da scaldare; in linea generale, servono circa 10 ore per riscaldare tutta l’acqua del serbatoio, seppur questo tempo è fortemente condizionato all’esposizione solare, la stagione dell’anno, le condizioni meteo e la latitudine. D’inverno e a cielo coperto, il rendimento del solare termico scende dal 40% all’80%. Durante la notte è possibile utilizzare unicamente l’acqua calda prodotta nelle ore diurne; ecco perché conviene sempre abbinare il solare termico a una caldaia a gas.

Il 50-90% del fabbisogno di acqua calda sanitaria di un’abitazione però può essere soddisfatto dal solare termico, e fino al 40% sulle necessità di riscaldamento, se abbinato all’impianto domestico precedente. In termini monetari, un pannello solare che produce unicamente il 50% dell’acqua calda consumata, potrebbe portare un risparmio complessivo di 240 euro annui a una famiglia tipo (tre persone). Questa cifra cresce quanto più efficiente sia l’impianto (in funzione dei parametri geografici e climatici menzionati prima), e quanto meno efficiente siano le tecnologie che il pannello solare termico va a sostituire; ad esempio, per una famiglia che attualmente utilizza uno scaldabagno elettrico per riscaldare l’acqua sanitaria o una caldaia a gasolio, il risparmio sarà molto più notevole. I tempi di ritorno dell’investimento vanno da 4 a 8 anni, secondo il caso.

Il solare termico quindi potrebbe essere un buon investimento, data la sua grande diffusione, sicurezza e prezzi ridotti, sopratutto grazie alle detrazioni fiscali in vigore.

Ancora più evidenti sono i benefici dei pannelli solari per l’ambiente. Con un impianto solare che soddisfa soltanto il 50% del fabbisogno di acqua calda, integrato con caldaia a gas, una famiglia tipo evita l’immissione di fino a 1,5 tonnellate annue di CO2 rispetto a chi utilizza solo uno scaldabagno elettrico.

Come acquistare un solare termico

È importante chiedere più preventivi per l’installazione di un impianto solare termico, che includano il costo dell’installazione, così come farsi rilasciare per iscritto costi e tempi di installazione. Collocate l’impianto in un posto facilmente accessibile, pensando a futuri interventi di manutenzione, e assicuratevi che l’installatore sia abilitato e, meglio ancora, in possesso di attestati come il Solarpass dell’associazione italiana di categoria del solare termico, Assolterm.

Per l’installazione bisogna comunicare l’inizio dei lavori, anche per via telematica, all’amministrazione comunale, tramite la DIA (Dichiarazione Inizio Attività). Se in 30 giorni non ci sono comunicazioni contrarie, potete iniziare i lavori.