Cambio gestore

Sos Energia. Come cambiare gestore per approfittare di tariffe vantaggiose

di Mirko Zago |

Il cambio di gestore può offrire un netto risparmio. La pratica non comporta alcun costo aggiuntivo né pesi burocratici, a meno che non si tratti di voltura o subentro.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il mercato libero dell’energia ha aperto le porte ad opportunità di risparmio importanti sul fronte del risparmio in bolletta. Da un confronto su SosTariffe.it appare evidente che le tariffe proposte dai gestori in competizione tra loro sono più basse rispetto a quanto avverrebbe nel mercato di maggior tutela. Tra i dubbi che affliggono gli utenti attratti dalle migliori tariffe energia elettrica spiccano quelli legati a plausibili problemi sulla fornitura e costi aggiuntivi per l’allacciamento.

E’ bene chiarire che il passaggio ad altro gestore è molto facile e non comporta alcun cambio di contatore né il realizzo di interventi e soprattutto nessun costo aggiuntivo. L’unico caso differente è quando ci si trova di fronte ad una voltura o un subentro. I passaggi da seguire per aderire ad una nuova offerta sono veloci e pochi. Basterà accettare le clausole contrattuali ed effettuare una registrazione fornendo

  • codice fiscale;
  • dati anagrafici dell’intestatario dell’attuale contratto;
  • il codice POD;
  • il metodo di pagamento scelto.

Per codice POD si intende il punto di prelievo dell’elettricità. Rappresenta il modo per individuare con precisione l’utenza. Il codice è univoco e quindi non ci sono rischi di errore. Questo codice rimane lo stesso anche in caso di cambio operatore proprio perché identifica un punto geografico preciso indipendentemente dal gestore da cui si acquista l’energia. Il codice POD è riportato nelle vecchie bollette. Per effettuare il passaggio è bene tenerne una a portata di mano.

Tra i metodi di pagamento che si possono scegliere vi sono il classico bollettino postale (potrebbe comportare spese aggiuntive fisse oltre che le commissioni al pagamento in posta o tabaccheria) oppure preferire l’addebito diretto su conto corrente o postale in questo caso senza spese aggiuntive. Rimarrà aperta anche la possibilità di saldare le proprie bollette con carta di credito accedendo alla propria sezione online (ormai tutti i gestori offrono questa opportunità).

Terminato il procedimento online, sarà generalmente il gestore nuovo ad occuparsi di tutta la trafila necessaria per informare l’attuale fornitore della vostra decisione e procedere celermente al cambio. Potreste in alcuni casi ricevere bollette di conguaglio. Vi consigliamo di tenere sott’occhio gli importi per evitare errori.

Cosa fare in caso di voltura e subentro

Se vi state trasferendo in una casa precedentemente abitata da altri dovrete intestare il contratto di fornitura elettrica a voi (o altro membro della famiglia). In questo caso va chiesta una voltura.

Il subentro invece viene chiesto nel caso in cui il precedente intestatario abbia cessato il contratto di fornitura.

E’ possibile anche in questo caso procedere nella maggior parte dei casi online indicando ancora una volta il vostro codice POD di riferimento. In entrambi i casi sono applicati dei costi di pratica variabili da operatore ad operatore. In questa fase sono spesso chiesti anche costi di deposito cauzionale che potrebbero oscillare attorno ai 30 euro o poco più. Alcuni gestori propongono di evitare questi costi a patto di accettare l’addebito diretto su conto corrente.

Alla comodità di questo metodo di pagamento potrete associare quindi un ulteriore risparmio economico. In fase di cambio di gestore è un ulteriore aspetto da considerare.

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