La strategia

Software ed elettrificazione: Stellantis investirà 30 miliardi di euro entro il 2025. Accordo con Foxconn per i chip

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Il Gruppo punta sulla guida a zero emissioni e annuncia la strategia software per l’uso di piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale, ma anche sul cloud e l’HPC, per migliorare le performance dei veicoli connessi. Stimati 20 miliardi di euro di ricavi entro il 2030.

La strategia green & software del Gruppo

Tanta tecnologia e partnership strategiche all’orizzonte per il Gruppo Stellantis, nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA, con un piano di investimenti da 30 miliardi di euro per l’elettrificazione delle vetture e l’integrazione di tecnologie software entro il 2025.

Secondo quanto comunicato oggi, l’obiettivo principale è potenziare i veicoli connessi in rete grazie a piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale. Un piano che dovrebbe generare 20 miliardi di euro di ricavi incrementali entro i prossimi dieci anni.

Le nostre strategie di elettrificazione e software supporteranno la trasformazione per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti”, ha affermato in una nota diffusa stamane Carlos Tavares, CEO di Stellantis.

Con le tre nuovissime piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale, in arrivo nel 2024, implementate sulle quattro piattaforme di veicoli STLA, sfrutteremo la velocità e l’agilità associate al disaccoppiamento dei cicli hardware e software”, ha precisato Tavares.

Partnership con Foxconn per i semiconduttori e con Waymo per l’automazione

Riguardo agli approvvigionamenti di semiconduttori, fondamentale è considerata la partnership con Foxconn, per lo sviluppo e la produzione di quattro tipologie diverse di chip che copriranno oltre l’80% delle esigenze dei microcontrollori dell’azienda, contribuendo a semplificare notevolmente la catena di approvvigionamento entro il 2024.

Altro accordo finalizzato allo sviluppo ulteriore dei veicoli a guida autonoma è quello chiuso con Waymo, per la distribuzione della merce e le consegne a livello locale, con i primi mezzi commerciali automatizzati per il prossimo anno.

Secondo il Gruppo, le stime per il 2026 sono di 26 milioni di veicoli connessi venduti, per 4 miliardi di euro di ricavi, mentre entro il 2030 si dovrebbero raggiungere i 34 milioni di veicoli connessi e circa 20 miliardi di euro di ricavi annui.

Tre piattaforme AI based

In arrivo inoltre tre nuove piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale, il cloud e il computing ad alte prestazioni, da implementare su scala a partire dal 2024.

La prima è STLA Brain, struttura orientata ai servizi completamente integrata con il cloud, che collega le centraline di controllo elettroniche all’interno del veicolo con il computer centrale ad alte prestazioni (HPC) dell’auto tramite dati ad alta velocità.

Una soluzione che interrompe il legame odierno tra le generazioni di hardware e software, consentendo agli sviluppatori di creare e aggiornare rapidamente funzioni e servizi senza attendere il lancio di un nuovo hardware.

La seconda è STLA SmartCockpit, che si va ad integrare con l’esperienza digitale degli occupanti del veicolo per creare un “terzo spazio” personalizzabile, tra navigazione online, assistenza vocale, servizi di ecommerce e di pagamento online/digitale.

L’STLA AutoDrive, infine, in collaborazione con BMW, promette di offrire esperienza di guida autonoma di livello 2, 2+ e 3, aggiornabile da remoto.

Software auto che si aggiornano in rete

Ad oggi, il Gruppo ha fornito più di 6 milioni di aggiornamenti over-the-air ai suoi veicoli, e intende offrire almeno nuove versioni trimestrali entro il 2026.

I veicoli connessi forniscono più di tre trilioni di data point, generando informazioni che possono essere gestite in modo tempestivo ed utilizzabili per migliorare l’esperienza a bordo, aumentando la soddisfazione del cliente, con l’obiettivo di generare 1,1 miliardi di euro in efficienze entro il 2030.