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Social network, gli utenti attivi crollano al 28%

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L’era dei social network usati dagli utenti come diari della propria vita privata è finita: è l’inizio dell’epoca dei social commerce.

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Lo shopping è il futuro dei social, Temu nella top10 delle app più scaricate

L’era dei social network usati dagli utenti come diari della propria vita privata è finita: è l’inizio dell’epoca dei social commerce. Gli aggiornamenti di stato degli amici e degli ex compagni di università hanno lasciato il posto a un diluvio di filmati di aspiranti influencer, i contenuti testuali sono marginali, il video dilaga. E tutti provano a venderti qualcosa.

La percentuale di utenti americani che afferma di documentare la propria vita online, scrive l’Economist, è crollata dal 40% del 2020 al 28% all’inizio del 2024. I social network sono sempre più simili alla tv: prima si leggevano e si scrivevano i post ora si fa zapping tra i reels dove, come in televisione, tutti sponsorizzano un prodotto o un servizio. Oggi, secondo Meta, le notizie rappresentano meno del 3% di ciò che le persone in tutto il mondo vedono nel loro feed Facebook. Di conseguenza, Meta ha dichiarato che “non stipulerà nuovi accordi commerciali per i contenuti di notizie tradizionali”.

Qual è il futuro dei social network? Un primo indizio emerge dalla classifica mondiale delle app più scaricate a dicembre 2023 che trovate in apertura. C’è una sola app di e-commerce in questa classifica dominata dai social: è Temu il colosso cinese che vende “cianfrusaglie” e per farlo punta a un mix tra gamificazione dell’acquisto e ricompense per chi invita un amico.

Shopping sui social, un business da duemila miliardi

Vi è mai capitato di andare sui social per un po’ di intrattenimento ma di finire a comprare qualcosa? Se la risposta è sì il vostro acquisto ha partecipato al boom dei social commerce, l’evoluzione del commercio online che consente una maggiore interattività e partecipazione da parte dei clienti, un sistema indiretto e dinamico per vendere online che, dal 2020 ad oggi, ha triplicato il suo valore nel mercato statunitense passando da 27 a 67,3 miliardi di dollari.

Questo modo di fare shopping, alimentato dalle collaborazioni tra influencer, marchi e piattaforme di social media (e dagli algoritmi) è destinato a crescere nei prossimi anni come mostra il grafico qui in basso con le previsioni di McKinsey&Company per il mercato statunitense. A livello globale nel 2025 raggiungerà i duemila miliardi di dollari annui, una cifra che è circa il Pil dell’Italia. 

Che cos’è la gamificazione dell’acquisto

Questa esperienza di acquisto si è sviluppata in Cina: l’obiettivo a cui puntano i colossi dei social network e degli e-commerce cinesi è fondere intrattenimento e shopping. Non solo nel modo tradizionale (un influencer che presenta un prodotto) ma attraverso aste live, premi in buoni e sconti e raggiungimento di obiettivi: in poche parole la gamificazione dell’acquisto.

Nel 2021 il valore dei beni e dei servizi acquistati dagli utenti a partire da un contenuto sui social ha rappresentato il 13% del totale dell’e-commerce cinese. L’esperienza, che combina l’acquisto di un prodotto con la fruzione di contenuti live, raggiunge tassi di conversione dieci volte superiori all’e-commerce tradizionale, scrive McKinsey&Company nel report dedicato. Non a caso da pochi mesi su TikTok è possibile acquistare i prodotti diventati virali nei video tramite la nuova funzione Trendy Beat.

Gli utenti più attivi su Temu sono i Boomer e la Generazione X

I dati sulle vendite di Temu, nel primo anno di attività negli Stati Uniti, fanno capire perché lo shopping è cosi importante per il futuro dei social. Perché attira gli utenti meno attivi nel creare contenuti, quelli della Generazione X e i cosiddetti Baby Boomer. Addirittura gli utenti di età pari o superiore a 59 anni sono quelli più attivi su Temu, in un anno hanno effettuato il doppio degli acquisti di chi ha tra i 18 e i 26 anni, come potete vedere dal grafico qui in alto.

Il boom dell’azienda in occidente non sarebbe stato possibile, scrive Bloomberg, senza una “campagna pubblicitaria aggressiva” che ha raggiunto gli acquirenti principalmente tramite Facebook. Bernstein Research stima che Temu abbia speso 3 miliardi di dollari in marketing nel 2023 per convincere gli americani ha comprare gadget per la casa o il tempo libero, gli stessi gadget che gli utenti vedono usare dagli influencer nei video. Inoltre, l’esperienza di acquisto simile a un gioco, fa sì che un “giro” su Temu sembri una gita al casinò con sconti e premi per chi è più attivo, che si rinnovano ogni giorno. Vecchi trucchi che, tuttavia, hanno fatto esplodere Temu che ora è disponibile in 50 Paesi.

Ultimo aggiornamento: marzo 2024

Fonte: McKinsey&Company; Bloomberg; The Economist