Lo smartphone sta diventando una presenza troppo precoce e pervasiva nella vita dei giovanissimi. È questa la fotografia emersa dalla nuova indagine promossa dalla Fondazione Marisa Bellisario – realizzata da Only Numbers tra il 26 maggio e il 10 giugno su un campione rappresentativo di mille cittadini e 793 associati – che racconta un’Italia sempre più consapevole e preoccupata.
“La Fondazione Marisa Bellisario, osservatorio permanente sulle questioni sociali, economiche e politiche, è da sempre molto reattiva rispetto ai temi di pressante attualità – dichiara Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario – Per questo, da tempo, il nostro raggio d’azione si è allargato dalle donne ai giovani, nella consapevolezza che il disagio giovanile è una delle ‘emergenze’ di questi tempi, un fenomeno cui non solo porre la massima attenzione ma sul quale intervenire. Ed è innegabile che tanta parte di questo malessere sia imputabile a un uso spesso sconsiderato e fuori controllo di smartphone e social network. Per questo abbiamo pensato di commissionare a Euromedia Research di Alessandra Ghisleri una ricerca che facesse luce su quello che pensano gli italiani”.
Uso eccessivo per l’80% degli italiani
Secondo l’indagine, l’80% dei cittadini – e l’89% delle associate Bellisario – ritiene che i minori sotto i 14 anni utilizzino lo smartphone in modo eccessivo. Non è solo una questione di tempo, ma di conseguenze profonde.

Le paure principali: salute mentale, dipendenza, isolamento
Tra i rischi più sentiti figurano la riduzione della socialità (51% dei cittadini, 83% delle associate), i danni alla salute mentale (49% e 64%), la dipendenza tecnologica (48% e 62%) e il cyberbullismo (35% e 55%). Si tratta di una percezione condivisa e trasversale, che unisce generazioni e profili diversi.

Sotto i 6 anni? Per il 93% è l’inizio della dipendenza
È forse il dato più netto e inquietante: per oltre il 93% delle associate, l’utilizzo dello smartphone prima dei 6 anni è il primo passo verso forme di dipendenza digitale. Una soglia d’allarme che impone una riflessione urgente su educazione, prevenzione e responsabilità collettiva.

Tre italiani su quattro vogliono limiti sotto i 14 anni
Il 75% dei cittadini e l’88% delle associate ritiene che i minori dovrebbero usare lo smartphone in autonomia solo dopo i 14 anni. Il 67% approva anche una legge come quella proposta nel Regno Unito, che limita l’uso nelle scuole e vieta la vendita sotto i 16 anni.

Scuola e famiglia: servire un’alleanza educativa
Per il 63% delle associate e il 45% dei cittadini, la scuola deve assumere un ruolo educativo chiaro e strutturato, in sinergia con le famiglie. Non si tratta solo di divieti, ma di educazione alla consapevolezza, alla relazione e alla libertà responsabile.