lavoro agile

Smart working nella PA, ok dalla Camera: chiesto impegno su diritto disconnessione e parità di genere

di |

La Camera dei Deputati ha approvato la mozione di maggioranza sulle iniziative in materia di lavoro agile nelle PA. Brunetta: “Amministrazioni potranno fare tutto il lavoro agile che vorranno, purché siano rispettate le condizioni stabilite e le regole contrattuali in corso di definizione tra Aran e sindacati”.

Via libera alla mozione di maggioranza sul lavoro agile nelle PA

La Camera dei Deputati ha dato il suo via libera alla mozione di maggioranza sulle iniziative in materia di lavoro agile nella Pubblica Amministrazione (PA), centrale e locale.

Bene che il grande lavoro svolto dal Governo per superare lo smart working emergenziale nella Pubblica amministrazione sia riconosciuto e condiviso anche dal Parlamento”, ha dichiarato in una nota il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.

La mozione unitaria di maggioranza appena approvata alla Camera – ha detto Brunetta – recepisce sia tutte le condizionalità per il lavoro agile fissate nel mio decreto sul ritorno in presenza dal 15 ottobre, sia la piena autonomia organizzativa attribuita alle singole amministrazioni, che definiranno nei Piao (Piani integrati di attività e organizzazione) le modalità operative per lo smart working”.

Si a smart working, ma anche ai diritti

La Camera ha però chiesto al Governo di impegnarsi di più su più livelli, tra cui: individuare soluzioni che inseriscano gli accordi individuali in un quadro di regole certe e di garanzia; stessa cosa nell’ambito della contrattazione collettiva; particolare attenzione è stata chiesta per formazione e non discriminazione, per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; per favorire tutte quelle misure che riescano ad assicurare sia il benessere individuale, sia quello delle organizzazioni.

In particolare, però, si legge su un’agenzia Radiocor di stamattina, sono sollecitati il diritto alla disconnessione, la parità di genere, il diritto alla sicurezza dei lavoratori e la protezione dei dati personali.

Le amministrazioni potranno fare tutto il lavoro agile che vorranno, senza soglie minime o massime, purché siano rispettate le condizioni stabilite e le regole contrattuali in corso di definizione tra Aran e sindacati e purché sia assicurata la piena soddisfazione di cittadini e imprese, il nostro faro”, ha poi aggiunto Brunetta.

“Con le organizzazioni dei lavoratori è aperto il confronto per anticipare alcuni punti dei nuovi contratti in apposite linee guida”, ha concluso il ministro.

Nuova normalità?

Sull’argomento, qualche giorno fa Anitec-Assinform ha presentato il Position Paper “Il lavoro agile: organizzazione del lavoro e tecnologie, alcuni spunti per una normalità inclusiva.

Un documento predisposto dal Tavolo di Lavoro “Smart Working” all’interno del Gdl “Skills per la Crescita di Impresa” dell’Associazione che, attraverso un monitoraggio sulla diffusione dello smart working in Italia, analizza lo stato dell’arte della normativa e le sue possibili evoluzioni.