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Smart working, domanda di tablet a +33% in Europa. A picco le spedizioni globali di Pc (Apple -20%)

closeup of finger touching screen on tablet-pc with shallow depth of field

La pandemia di Covid-19 continua a tenere mezzo mondo sotto scacco, tra una crisi sanitaria senza precedenti e una crisi economica che comincia a creare non pochi problemi a numerosi mercati. Quello dei Pc, ad esempio, ha chiuso il primo trimestre 2020 con perdite vicine al 10%.

Chi perde di più?

Secondo le nuove stime IDC, infatti, il mercato globale di personal computer ha raggiunto la soglia delle 53 milioni di spedizioni, registrando un -9,8% su base annua, in questi primi tre mesi del 2020.

Il dato potrebbe essere collegato direttamente al blocco o la forte riduzione di forniture provenienti dalla Cina a causa del lockdown per Coronavirus dei suoi impianti, ma anche ad una forte contrazione della domanda consumer (anch’essa legata all’epidemia e la crisi economica).

A livello di quote di mercato e grandi brand, salta all’occhio il -20,7% della Apple, che ha visto calare le spedizioni di Mac da quasi 3.9 milioni a poco meno di 3,1 milioni, seguita da HP, che ha perso il 13,8% delle spedizioni (da 13,5 milioni a 11,7 milioni) e Acer, che ha invece visto ridursi le spedizioni del -9,9% (da 3,7 milioni a 3,3 milioni).

Tablet e situazione in Europa

Unico dato positivo, sempre secondo IDC, è la crescita della domanda di tablet e notebook in Europa, in questo primo trimestre, superiore al +30%. Una tendenza che se confermata potrebbe offrire una boccata d’aria fresca al settore.

Il motivo della controtendenza di questi apparecchi rispetto ai computer è nella domanda proveniente dalle imprese, che hanno messo a lavorare da casa i propri dipendenti per via dell’epidemia. Altro motivo è la didattica a distanza attivata dalle scuole, visto che anche gli studenti sono chiusi in casa.

Paradossalmente, il problema è che non ci sono sufficienti device a disposizione, perché il lockdown cinese ha determinato un taglio delle forniture all’Europa di circa il 20% nel primo trimestre 2020.
Va tenuto presente che secondo l’indagine il 90% circa dei Pc e dei tablet che arrivano in Europa sono “made in China”.

Complessivamente, però, il mercato europeo dei Pc e dei tablet potrebbe registrare perdite superiori a -5%, proprio tra il primo e il secondo trimestre, per poi tornare leggermente in positivo a fine anno. Si tratta però di stime preliminari e che comunque potrebbero risultare ben peggiori in caso l’epidemia manifestasse ulteriori criticità (lo scenario peggiore, infatti, fissa le perdite a -11,5%).

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