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Smart mobility, la Germania investe 1 miliardo di euro per la mobilità elettrica

La notizia è stata data dal Governo federale tedesco: dal mese di maggio gli acquirenti di auto elettriche potranno contare su sovvenzioni statali pari a 4000 euro per comprare un veicolo elettrico al 100% e di 3000 euro se sceglieranno un auto ibrdida (Plug-in).

In totale, hanno spiegato il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble e il ministro dell’economia Sigmar Gabriel, il Governo ha messo sul piatto della smart mobility più di 1 miliardo di euro. Una cifra significativa, forse la più alta in Europa mai investita nel settore della mobilità elettrica, che rientra nell’ambizioso piano nazionale di green mobility che prevede, in partnership con l’industria automobilistica nazionale, un milione di auto elettriche sulle strade tedesche entro il 2020.

Volkswagen, Daimler e BMW sono le prime aziende che hanno aderito all’iniziativa, che comunque è aperta a tutti i brand nazionali ed internazionali. Berlino offrirà sovvenzioni per 600 milioni di euro fino al 2019, spendendo altri 300 milioni di euro per infrastrutture e servizi (15.000 stazioni di ricarica in città e lungo la rete autostradale) in chiave emobility (electric mobility) e infine 100 milioni di euro per dotare di auto elettriche la Pubblica Amministrazione centrale e locale.

Le misure prese dal Governo tedesco serviranno da stimolo al mercato (consentendo una diminuzione dei prezzi al consumatore), alla crescita economica, all’aumento della competitività delle imprese sui mercati internazionali (candidandosi a Paese leader del settore) e, secondo i calcoli dei due ministeri, dovrebbero spingere i consumatori all’acquisto di 400 mila auto elettriche entro i primi 12-24 mesi.

Entro il 2050 la Germania vuole vedere terminata la transizione energetica verso le rinnovabili. Un altro obiettivo ambizioso che rientra nel programma nazionale di lotta ai cambiamenti climatici e di promozione delle fonti energetiche rinnovabili.

Seguendo questo schema, nel 2022 il nucleare lascerà il posto all’eolico, al solare e ad altre fonti energetiche pulite (clean energy sources). Queste ultime, entro il 2050, dovranno soddisfare almeno l’80% della domanda di energia dell’intera Germania (dove le rinnovabili, oggi, già coprono un terzo del fabbisogno nazionale).

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