Smart City

Smart mobility, un italiano su due usa la bicicletta per spostarsi in città

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Tre italiani su quattro posseggono una bicicletta e il 50% la usa per spostarsi in città: la smart mobility cresce nelle aree urbane, ma rimane troppo basso il livello di sicurezza per chi usa le due ruote. 

Il nostro Paese, anche se non sembra, a guardare il gran traffico cittadino, rimane sempre innamorato delle due ruote. Il 75% degli italiani dichiara di possedere una bicicletta, ben uno su due (48%) afferma di utilizzarla sempre e un altro 12% assicura che ne acquisterà una entro la fine dell’anno.

È quanto emerge dall’ultima ricerca dall’Osservatorio Linear dei Servizi, dedicata all’utilizzo della bicicletta da parte degli italiani e alla crescita della smart mobility nelle nostre città.

Trai modelli più gettonati, al primo posto c’è la comoda city bike, con il 43% di preferenze, seguita a ruota, con il 42%, dalla solida e affidabile mountain bike. La “vecchia e indistruttibile bici del nonno” si afferma al terzo posto, con l’8% di intervistati contenti di utilizzarla.

Si prende la bicicletta soprattutto nel tempo libero (69%), per andare a fare shopping e commissioni (32%), per fare sport e per il benessere (30%),  nel tragitto quotidiano casa-lavoro (21%). I motivi che spingono i cittadini ad utilizzarla, sono principalmente riassumibili nella comodità del mezzo (54%), nella sua leggerezza (41%), nella rapidità garantita nel traffico (36%), nella sicurezza (31%), nei costi contenuti (27%).

Sul capitolo sicurezza, però, non mancano le criticità: solo il 30% degli intervistati afferma di sentirsi sicuro in bicicletta, il 7% solo quando percorrono piste ciclabili urbane, mentre un altro 5% solo di giorno quando c’è la luce.

Di contro, il 16% del popolo delle due ruote ritiene di non sentirsi mai sicuro, il 27% degli intervistati attribuisce questa insicurezza agli automobilisti, con cui spesso capita di avere un sinistro stradale, un 10% ritiene che la manutenzione delle strade sia carente e un altro 18% ritiene invece che non vi siano o che siano troppo poche le piste ciclabili.

In particolare, il 52% degli intervistati lamenta la mancata segnalazione di svolta con le frecce di direzione, il 49% indica l’apertura improvvisa delle portiere dell’auto senza prima controllare. Parcheggi in doppia fila (39%) e invasione delle piste ciclabili (35%) completano, infine, il quadro non roseo per la sicurezza delle due ruote in città.

(F. F.)