Rinnovabili

Smart mobility, in Australia partito il primo treno ad energia solare. In Gran Bretagna dal 2020

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La città di Byron Bay per prima ha messo sui binari un treno al 100% alimentato da energia solare. Anche nel Regno Unito si guarda al futuro: uno studio dell’Imperial College stima in 5 milioni di sterline il risparmio annuo se si utilizzasse il sole per muovere i treni.

La città australiana di Byron Bay, a Sud di Brisbane, ha visto partire il suo primo treno alimentato al 100% da energia solare. Un treno storico che non funzionava più, come tutta la tratta, rimesso sui binari dalla Byron Bay Railroad Company per promuovere la mobilità su ferro pulita e a zero emissioni inquinanti e per venire incontro alle richieste di trasporti più sostenibili a livello ambientale provenienti dai cittadini stessi (c’era anche l’opzione diesel, subito scartata dalla popolazione).

Tre chilometri di binari, per iniziare, che collegano il centro città (che prende il nome dall’esploratore e ammiraglio inglese John Byron, nonno del poeta Lord Byron) e la zona turistica con i resort. Il treno può contare su un impianto solare da 30 kW, un sistema proprietario di accumulo e una stazione di ricarica. I pannelli solari integrati alla locomotiva e i tetti delle carrozze sono di 6,5 kW.

Il generatore solare installato a bordo sarà alimentato da una batteria da 77kWh.

Ogni viaggio vedrà a bordo non più di 100 passeggeri, per un consumo totale di 4kWh, cosa che potrebbe consentire al treno di fare tra le 12 e le 15 corse ogni ricarica.

Grazie al sistema di ricarica a frenata, è possibile recuperare fino al 25% dell’energia elettrica.

Tutti i sistemi meccanici e i congegni presenti nella locomotiva e nelle carrozze, dall’illuminazione ai circuiti di controllo, dai compressori ai freni, tutto è alimentato da energia elettrica generata dai pannelli solari di cui dispone il mezzo.

Sulla stessa strada anche le ferrovie del Regno Unito. Secondo il “Riding Sunbeams Report” dell’Imperial College, dal sole si potrebbe ricavare subito il 10% dell’energia elettrica necessaria alle ferrovie per funzionare e circa il 15% dei treni tra Kent, East e West Sussex, potrebbero essere alimentati da pannelli solari.

In generale sono stati individuati più di 400 siti ferroviari idonei alla realizzazione di infrastrutture che rendano possibile il passaggio e la ricarica di treni elettrici.

La possibilità di integrare le rinnovabili, in particolare l’energia solare, nel mix energetico delle ferrovie britanniche potrebbe diventare realtà già a partire dal 2020, si legge nello studio, con un risparmio complessivo di 5 milioni di sterline l’anno per le compagnie ferroviarie nazionali.