Il Rapporto

Smart home, in Europa e negli USA 150 milioni di case intelligenti nel 2021

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Grazie all’Internet of Things e le reti di nuova generazione, le abitazioni di Europa e Stati Uniti saranno sempre più automatizzate e iperconnesse, per un giro di affari complessivo di oltre 50 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.

A dicembre 2016 il numero di smart home, di case iperconnesse e dotate di una rete di device intelligenti, realizzate in Europa e negli Stati Uniti, superava le 30 milioni di unità. Il Nord America, nel suo complesso, rimane il più grande mercato al mondo di case smart, caratterizzate soprattutto dall’attivazione di contatori digitali e connessi per l’efficienza energetica (smart meters).

Solo negli USA, a fine 2016, si contavano 21,8 milioni di smart home, con un tasso di crescita (Carg) del 47% su base annua. Secondo dati Berg Insight (BI), entro il 2021 le case tecnologicamente avanzate supereranno il numero di 73 milioni, cioè il 55% delle abitazioni private americane.

Sicuramente più indietro l’Unione europea, che secondo lo studio presenta solamente 8,5 milioni di smart home alla fine dell’anno passato. Un mercato per il momento lento nella crescita, ma che il Rapporto stima in aumento, con un +57% atteso nei prossimi cinque anni, per quasi 81 milioni di smart home nel 2021 (il 36% del totale delle abitazioni).

Messi insieme i due mercati, il panorama euroamericano delle smart home conterebbe più 150 milioni di abitazioni tecnologicamente avanzate nel 2021.

In termini di ricavi, le spedizioni di apparecchiature per la smart home, negli USA e in Europa, potrebbero generare un giro di affari pari a 50,2 miliardi di dollari nel 2021 (nel 2016 è stato di circa 13 miliardi di dollari), con un tasso di crescita annuo (Carg) del 31%.

In entrambi i mercati, la principale tecnologia impiegate in casa è l’internet delle cose, con gli smart meters, i sistemi di sicurezza (video sorveglianza e sensori), sistemi per l’ascolto della musica, smart tv, sistemi di illuminazione/riscaldamento/irrigazione controllabili da remoto, elettrodomestici in rete con cui comunicare tramite mobile app, sistemi per l’ottimizzazione delle risorse idriche, impianti per generare energia elettrica e termica da fonti energetiche rinnovabili e molto altro.

Per quanto riguarda gli smart meters, sempre BI, stima che a fine 2016 sono stati 10,1 milioni quelli nuovi installati tra USA e Europa, con una crescita del 67% sul 2015. Ma i contatori intelligenti per l’efficienza energetica domestica cresceranno ulteriormente nei prossimi anni ed entro il 2020 potrebbero raggiungere la cifra di 78 milioni tra Europa e Stati Uniti.