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Smart city, Milano illuminata a LED entro agosto 2015

L’Esposizione universale sarà iniziata da poche settimane quando tutta la città di Milano sarà completamente illuminata a LED. Lo hanno annunciato congiuntamente il Comune di Milano e A2a, con l’obiettivo , entro agosto 2015, di sostituire tutti i corpi illuminanti della città (140 mila circa) e istallare 500 quadri di comando, con relativo sistema di telecontrollo, per una spesa complessiva di 38 milioni di euro.

Una scelta di sostenibilità e in linea con i progetti smart city già avviati: “Milano vuole essere all’avanguardia, alla pari di città come Los Angeles, Oslo e Stoccolma, che hanno già intrapreso questa strada. Grazie alle nuove tecnologie, attueremo la spending review senza spegnere un solo punto luce in tutta la città. Il nostro obiettivo, infatti, è mantenere la stessa resa dell’illuminazione pubblica per garantire qualità della vita e sicurezza. In una parola: efficienza. Con i LED saremo in grado di farlo, riducendo consumi, inquinamento rifiuti e il costo della ‘bolletta’ pubblica“, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.

L’Expo partirà il 1° maggio 2015 e per quella data, assicurano da Palazzo Marino, già l’80% della città sarà illuminata a LED. Una scelta che garantirà più efficienza e maggiore resa luminosa, un risparmio del 52% dei consumi e del 31% sulla ‘bolletta’ del Comune di Milano. Grazie alla nuova illuminazione intelligente (smart lighting), infatti, il consumo annuo pro capite verrà dimezzato, passando dagli 87 kWh attuali ad una quota di 42 kWh.

Notevoli i benefici economici per il Comune che, già durante il prossimo anno, risparmierà 10 milioni di euro dall’attuale “bolletta” elettrica di 42 milioni di euro annui. Dal 2016, invece, il costo dell’illuminazione pubblica scenderà a 29 milioni annui, garantendo così un risparmio del 31% rispetto all’attuale spesa.

Con la tecnologia a LED si migliora in termini di efficienza energetica, consumi, sicurezza e inquinamento. Ogni punto luce, inoltre, potrà funzionare da hot spot multiservizi: per l’accesso alla rete wi-Fi, per il monitoraggio dell’inquinamento, come colonnina di ricarica di veicoli elettrici (solo per fare alcuni esempi).

I nuovi corpi illuminanti garantiranno maggiore efficienza rispetto alle tradizionali lampade fino ad oggi utilizzate (100 lumen/watt), ma con un migliore orientamento del fascio luminoso, oltre a un ciclo di vita molto più lungo (anche 5 volte di più rispetto alle tradizionali lampade) che, in termini di qualità del servizio e sicurezza, vuol dire meno luci guaste e spente sulle vie della città.

Secondo i dati forniti dall’amministrazione cittadina e l’azienda A2a, ci saranno almeno 10mila le lampade bruciate in meno ogni anno. E con la nuova tecnologia adottata – il telecontrollo – le informazioni sulle condizioni degli impianti e su eventuali malfunzionamenti arriveranno in tempo reale consentendo di intervenire molto più rapidamente.

Il 52% di energia elettrica in meno significa infatti risparmiare ogni anno più di 11mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) ed evitare l’emissione in atmosfera di 23.650 tonnellate di CO2. Le nuove sorgenti luminose, come abbiamo detto, hanno una durata cinque volte superiore rispetto alle lampade tradizionali. Ciò significa una diminuzione delle attività di sostituzione dei corpi illuminanti (-50.000) e una minore incidenza delle lampade bruciate (-10.000): si eviterà la produzione di oltre 9 tonnellate di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) ogni anno. Anche a fine vita, i LED rappresentano un vantaggio ambientale per la totale assenza di mercurio e altre sostanze inquinanti.

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