Il progetto

Smart city learning, le città che imparano da sole grazie all’intelligenza artificiale

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Un modello di crescita integrato, tra partecipazione dei cittadini, internet delle cose e intelligenza artificiale. Da una startup indiana un primo sistema di auto apprendimento del tessuto urbano.

Sono diversi i fattori chiave che rendono possibile una smart city: da un lato ci sono i cittadini, gli uomini e le donne che quotidianamente partecipano alla vita urbana e al suo funzionamento, dall’altro le macchine, i software, i sensori e gli hardware che integrano nel tessuto urbano le nuove soluzioni ICT applicate ai servizi e le infrastrutture.

Due livelli che non sono separati, ma interagiscono costantemente e permettono alle città di evolversi e trasformarsi in smart city. Centri urbani avanzati che potrebbero anche divenire progressivamente più “autonomi” e in grado di “imparare” da soli dalle esperienze dei propri abitanti, dalle vulnerabilità evidenziate dai sensori, dai buoni risultati raggiunti.

È quanto promesso dalla nuova piattaforma Smart Cities Wheel sviluppata dalla startup indiana omonima fondata da 3 ingegneri e innovatori con lunga esperienza internazionale, tra cui centri di ricerca e aziende di Harvard, Silicon Valley, Tokyo.

L’obiettivo della piattaforma Smart City Wheel è aiutare gli urbanisti a comprendere meglio la città a partire dalle attese e le aspettative dei cittadini combinate ai dati raccolti dal sistema informatico diffuso che monitora la città giorno e notte.

L’elemento di maggior risalto, hanno spiegato gli sturtupper indiani, è l’introduzione di livelli crescenti di intelligenza artificiale nelle nostre città. Una tecnologia che potrebbe rendere più veloce lo sviluppo di software smart city e piani di urbanizzazione sostenibili e innovativi anche a partire da quelle che sono chiamate: “best performance of the city”.

I dati che la città sarà capace di elaborare in maniera autonoma saranno raccolti tramite 12 indicatori di base e comunque vedranno sempre come attori principali i cittadini: economy, mobility, infrastructure, awareness, quality of life, technology, smart city agents (people), smart governance, healthcare, waste management, energy & innovation.

L’auspicio è che si riesca a sviluppare un modello multidimensionale dell’esperienza smart citizen, quindi in primis dei cittadini, che possa fungere da riferimento e in cui venga dato il giusto rilievo sia alle caratteristiche personali (experience styles) che a quelle del contesto, che infine a quelle dei processi.

Il mercato attuale delle soluzioni smart city vale più di 480 miliardi di dollari, ma nel 2025 avrà raggiunto il valore complessivo di 780 miliardi di dollari