Sicilia

Smart city in Sicilia, Palermo e Siracusa ripartono da mobilità sostenibile e turismo high-tech

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Palermo annuncia una nuova line di tram per promuovere la mobilità sostenibile e pulita in città: 10 milioni i passeggeri attesi ogni anno. Siracusa, grazie ad progetto del Cnr, sarà invece una smart city d’arte e cultura 2.0.

La crisi economica si supera innovando in cultura e tecnologia e ottimizzando le risorse di cui si dispone. E’ da questi tre fattori (tra tanti altri) che si può partire per creare nuovi servizi e modelli di business, offrire posti di lavoro e aumentare la propria competitività sui mercati, nazionali e globali.

A livello locale le stesse amministrazioni pubbliche possono seguire questo percorso virtuoso, investendo in nuove idee (o anche in quelle vecchie) che garantiscano efficienza, efficacia e bassi costi. In Sicilia, le città di Palermo e di Siracusa hanno recentemente annunciato due nuoviprogetti smart city, rispettivamente nei settori della mobilità sostenibile e del turismo high-techa basso impatto ambientale ed elevato contenuto tecnologico.

A Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha presentato ai cittadini la nuova linea di tram di ultima generazione che consentirà di ridurre traffico, smog ed emissioni di CO2. Per il momento si tratta di una linea attivata sulle tre previste, con la messa in servizio di 4 dei 5 chilometri complessivi, che collega il centro cittadino a Roccella.

Entro la fine dell’anno saranno percorribili tutti i 15 chilometri di linea tramviaria cittadina, per un tetto di 10 milioni di passeggeri annui e un risparmio medio di 250 mila tonnellate di gas serra come conseguenza di un minor utilizzo di auto private. In questo modo, ha spiegato Orlando: “La città si è dotata di un moderno sistema di trasporto e di mobilità“. “E’ tempo di cominciare a ripensare il modo di muoversi in città – ha quindi affermato il sindaco di Palermo – Il tram al posto dell’automobile non è una rinuncia, una perdita: è tutto al contrario, un modo per rendere Palermo più bella, moderna, veloce, e per rendere più sana l’aria che respiriamo“.

Grazie al ‘Cnr Smart Cities Living Lab Siracusa‘, invece, il turista italiano e straniero sarà guidato in un viaggio digitale, virtuale e tridimensionale nel patrimonio culturale, archeologico e monumentale dell’antica città siciliana, grazie ai ‘QR-code‘ dislocati sul territorio, alla realtà aumentata, ad applicazioni gratuite e al portale ‘Welcome to Siracusa’.

Grazie a questa iniziativa, ha spiegato il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, “entriamo in una città del futuro e apprezziamo i benefici resi possibili da un uso sempre più ampio e sofisticato di conoscenze scientifiche e tecnologie innovative. La scelta di partire da una città d’arte ricca di storia e dalla forte vocazione turistica, come Siracusa, dimostra come sia possibile, in un rapporto collaborativo fra istituzioni, intervenire in maniera non invasiva sul patrimonio culturale favorendone accesso, fruizione, valorizzazione e salvaguardia“.

Siracusa è stata selezionata attraverso un bando nazionale, promosso da Cnr e Anci (Associazione nazionale comuni italiani), per attrezzare città di alta rilevanza storica e monumentale con strumenti multimediali e con un insieme coordinato di servizi e soluzioni innovative, improntate al turismo e alla valorizzazione del patrimonio. Il progetto, che si candida tra le buone pratiche internazionali sul tema delle città intelligenti, vede la partecipazione dei seguenti Istituti del Cnr: l’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam), l’Istituto di biometereologia (Ibimet), l’Istituto per le tecnologie della costruzione (Itc) e l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof).

Le tecnologie innovative utilizzate per il progetto trovano applicazione anche nel monitoraggio dello stato di salute della città: un sistema integrato di stazioni fisse e mobili, installate sui totem (SensorWebTourist), sulle auto (SensorWebCar) e sulle biciclette (SensorWeBike) della Polizia Municipale, rileva il ‘metabolismo urbano’, ovvero il rapporto tra energia e materia – acqua, nutrienti, materiali e rifiuti – che costituisce l’ecosistema della città. I dati saranno poi visualizzati sui totem digitali in tempo reale e quindi utilizzati dall’amministrazione locale per la gestione del territorio.