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Smart city in crociera, i giganti del mare puntano sul digitale

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Consulenti personali digitali, applicazioni mobili e smart, realtà virtuale, migliaia di punti di connessione, l’esperienza in crociera diventa sempre più tecnologica. Ma occhio all’aspetto ambientale e dei consumi energetici.

Enormi città galleggianti che possono ospitare per settimane intere fino a 6.000 persone o anche di più. Le navi da crociera hanno conosciuto negli ultimi anni un vero e proprio successo nel settore turistico. Nel 2014 sono stati più di 22 milioni i crocieristi in tutto il mondo (+3,8% sull’anno precedente), secondo uno studio diffuso da Cruise Lines International Association. L’Italia ha registrato poco più di 800.000 prenotazioni, posizionandosi come quinto mercato mondiale con il 12% dei passeggeri.

Navi sempre più confortevoli, accoglienti, ideate e realizzate per venire in contro alle esigenze molteplici del turista di oggi, che tra le altre cose è sempre più high-tech. Da una recente indagine condotto da Deloitte Digital per MSC Crociere, emerge che più di un ospite su due (59%) cerca sempre di personalizzare la propria esperienza di vacanza, sia prima che durante la crociera, mentre un ospite su sei (17%) afferma di farlo soltanto una volta a bordo.

Inoltre, quasi due terzi dei clienti (73%) è interessato a vivere l’esperienza di una vacanza sul mare a bordo di una nave più connessa. Dalla ricerca è emerso infine che due ospiti su tre (69%) desiderano utilizzare uno smartphone a bordo e più di uno su tre (36%) utilizza un tablet mentre si trova in navigazione.

Proprio per questo la MSC Crociere ha annunciato il varo a giugno di una nuova imbarcazione (la prima di altre 11 in totale) che sarà dotata di 16.000 punti di connettività, 700 punti di accesso digitali, 358 schermi informativi e interattivi a LED e 2.244 cabine dotate di tecnologia RFID/NFC.

Alcuni esempi di innovazione tecnologica a bordo sono il ‘digital way finder’, che fornirà agli ospiti consulenza, orientamento e informazioni su cosa accade a bordo, applicazioni mobili per prenotare i servizi offerti sulla nave, per monitorare gli spostamenti dei bambini, la realtà virtuale per conoscere in anticipo strutture ed escursioni, diari di viaggio digitali personalizzati, il mobile checkin, un consulente personale digitale in grado di fornire consigli di viaggio su misura in base alle preferenze degli ospiti, il riconoscimento facciale intelligente, i bracciali interattivi per connettere gli ospiti ai servizi della nave fornendo consigli e informazioni geolocalizzate attraverso 3.050 trasmettitori bluetooth.

Ma anche la Fincantieri di Marghera non scherza, con in progetto per il 2018 una nuova nave crociere da 6.500 passeggeri, dotata di servizi digital & smart diffusi e delle più avanzate tecnologie per il risparmio energetico a bordo, a partire dai motori caratterizzati da alta efficienza energetica.

La sostenibilità ambientale di questi giganti galleggianti è fondamentale per minimizzare il loro impatto sull’ecosistema marino. Basta partire dal presupposto che i loro enormi motori diesel possono arrivare a consumare anche 300 mila litri di carburante al giorno, producendo rifiuti altamente dannosi per il mare e per la nostra salute.

A riguardo sempre MSC ha annunciato dal 2019 l’utilizzo di gas naturale liquido, con il taglio drastico delle emissioni inquinanti.

A livello mondiale, l’utilizzo dell’energia proveniente da fonti rinnovabili nel trasporto marittimo ha toccato il 5,7% nel 2014.

Secondo dati Legambiente, a livello europeo i trasporti navali nel 2010 hanno determinato l’emissione in atmosfera di 2.3 milioni di tonnellate di SO2 (anidride solforosa), 3.3 milioni di tonnellate di NOx (gli ossidi di azoto) e 250mila tonnellate di PM10 (polveri sottili). Numeri che si traducono, secondo uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità, in circa 50.000 decessi all’anno e 58 miliardi di euro di costi sanitari, che vanno a incidere principalmente nelle aree costiere e portuali, dove le navi transitano ed ormeggiano.

Secondo le norme elaborate dall’Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) è prevista la riduzione progressiva del tenore massimo di zolfo nei combustibili per uso marittimo dall’attuale 3,5% allo 0,5% entro il primo gennaio 2020 (lo 0,1 per cento all’interno dell’area Eca – Emission control areas).