Smart Jobs

Smart city, ecco i nuovi mestieri legati alla sostenibilità dello sviluppo urbano

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La lista delle nuove figure professionali, i verge jobs, già sul mercato negli Stati Uniti e caratterizzate da elevate competenze tecnologiche e gestionali, con una spiccata sensibilità alla sostenibilità economica e sociale dei piani smart city.

La sostenibilità come parola d’ordine non funziona se non legata al progresso tecnologico, culturale e sociale di una comunità, soprattutto se non applicata allo sviluppo economico e al mondo del lavoro.

Le smart city sono un mercato di soluzioni tecnologiche e servizi in forte crescita, proprio per l’importanza che il concetto di sostenibilità economica e ambientale riveste in termini di lotta agli sprechi, ottimizzazione delle risorse energetiche e naturali, riduzione dell’inquinamento, gestione intelligente delle risorse idriche e valorizzazione dei rifiuti, riuso, rigenerazione urbana, mobilità alternativa (car & bike sharing, aree pedonali e spostamenti a piedi), miglioramento della qualità della vita in ambito urbano, tutela e ampliamento degli spazi verdi, efficienza energetica e fonti rinnovabili.

In tale contesto è necessario evidenziare quelle che sono le nuove fonti di occupazione, per quanto riguarda il mondo del lavoro, i cosidetti ‘green jobs’ o ‘smart jobs’, che altri hanno definito anche ‘verge jobs’, ovvero una categoria molto ampia di lavoratori di nuova generazione che hanno a che fare con le città e le comunità intelligenti in tutto il mondo.

Sull’argomento si terrà una conferenza nazionale a San Francisco, dal 27 al 30 ottobre, proprio dal titolo ‘Verge’.

Partendo dal lavoro, vera piaga sociale ed economica di molti Paesi del Mediterraneo e d’Europa, è forse possibile iniziare per davvero a costruire smart city e immaginare un modello di sviluppo efficace duraturo, in grado magari di portarci fuori dalla melma della crisi in cui ci troviamo da troppo tempo e aprire un nuovo orizzonte di crescita condiviso da tutti.

Questa la top 10 dei verge jobs attualmente più richiesti:

  • Big data analyst, per la raccolta e l’esame dei dati provenienti dai sensori sparsi in tutta la città da cui si ottengono le informazioni necessarie per la nascita di nuovi servizi (apps) al cittadino e le imprese;
  • Zero-waste manager, esperto nella gestione e trattamento dei rifiuti con le nuove clean & green technologies;
  • Smart city planner, cioè colui che assieme ai pubblici amministratori, gli architetti e gli ingegneri pianifica la nascita di una città intelligente;
  • City Chief Sustainability Officer, in grado di valutare e proporre soluzioni efficaci per la sostenibilità ambientale, economica e infrastrutturale di una città;
  • Collective impact officer, aggregatore di partner e mediatore tra stakeholders nella stesura e nella realizzazione dei progetti smart city.
  • Chief resilience officer, esperto di cambiamenti climatici e supervisore di tutti i piani di intervento in caso di emergenze legate a fenomeni atmosferici estremi e varie calamità naturali di una certa gravità, tra cui i casi di dissesto idrogeologico;
  • Bike share program coordinator, addetto alla gestione della piattaforma di servizi e infrastrutture per il bike sharing;
  • Telematics software architect, è l’architetto che deve saper far funzionare in maniera integrata tutti i sistemi tecnologici di nuova generazione utilizzati per il monitoraggio del traffico privato e pubblico, tra cui i sistemi di geolocalizzazione e comunicazione mobile;
  • Shared value officer, un consulente aziendale per la gestione e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale in ambiente urbano;
  • Unmanned aerial (drone) and road-based vehicle operator, è colui che infine dovrà programmare i veicoli senza conducente che circoleranno nelle nostre città, dalle self driving cars ai droni.