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Smart city e startup, Ue lancia nuovi strumenti finanziari di coinvestimento

Stamattina la Commissione europea ha avviato due nuove soluzioni finanziarie pronte per l’uso (“off-the-shelf“) dedicate sia alle startup innovative, sia alle città intelligenti. “Gli strumenti finanziari costituiscono un modo efficiente di investire in idee e imprese nuove e nel talento dei cittadini dell’UE, facendo un minore ricorso alle risorse pubbliche – ha dichiarato la Commissaria Ue per la Politica regionale, Corina cretuLa capacità che questi strumenti hanno di mobilitare capitali privati è enorme e dovrebbe essere sfruttata appieno quando si utilizzano fondi SIE“.

Per le piccole e medie imprese (Pmi) e le startup, è stato messo a punto uno strumento di coinvestimento finalizzato alla fornitura di finanziamenti per favorire lo sviluppo di modelli aziendali e attrarre finanziamenti aggiuntivi tramite un organismo di investimento collettivo.

Combinando risorse pubbliche e private, “l’investimento totale può ammontare fino a 15 milioni di euro per ciascuna Pmi”. Nel periodo 2007-2013, nella regione francese Languedoc-Roussillon, SAS JEREMIE è stato un esempio di siffatto strumento di coinvestimento che si avvale del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per attirare il capitale privato e investire nelle PMI ad elevata tecnologia della regione.

Il secondo strumento sono i Fondi per lo sviluppo urbano, finalizzati al finanziamento di progetti urbani sostenibili in ambiti smart city quali, ad esempio, il trasporto pubblico, l’efficienza energetica o la riqualificazione degli spazi urbani. I progetti devono essere finanziariamente validi e rientrare in una strategia di sviluppo urbano sostenibile integrato.

Combinando risorse pubbliche e private, recita la nota ufficiale della Commissione, “l’investimento totale può ammontare fino a 20 milioni di EUR per progetto. Il sostegno assumerà la forma di un fondo di credito gestito da un intermediario finanziario con risorse dei fondi SIE e un contributo di almeno il 30% proveniente da capitali privati”.

Un Fondo per lo sviluppo urbano di questo tipo è stato sviluppato a Pomorskie, in Polonia, nel periodo 2007-2013.

Per il periodo 2014-2020 la Commissione incoraggia gli Stati membri a raddoppiare gli investimenti a titolo dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE) attraverso strumenti finanziari quali prestiti, capitale proprio e garanzie, in linea con gli obiettivi del piano di investimenti.

Soluzioni perfettamente conformi al regolamento dei fondi SIE e alle norme sugli aiuti di Stato, gli strumenti finanziari “standardizzati” (pronti all’uso) sono destinati ad incrementare il ricorso da parte degli Stati membri al sostegno finanziario rotativo anziché alle sovvenzioni tradizionali e a combinare risorse pubbliche e private.

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