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Smart city, bando per il ‘Fab Lab’ di Milano rivolto ai makers digitali

Dare vita a uno spazio dedicato alla creatività e l’innovazione dei makers o artigiani digitali della Città di Milano è il bando voluto da Palazzo Marino per la nascita di un fab lab cittadino. Fino alla fine dell’anno sarà possibile partecipare alla gara per l’assegnazione di uno stabile e l’erogazione di 550 mila euro di fondi per ristrutturazioni, acquisti attrezzatture e allestimenti.

Il futuro fab lab sorgerà al centro di una zona molto prestigiosa di Milano, tra Corso Como, Piazza XXV Aprile e il Brera Design District, che si sta evolvendo nel segno della la creatività e del design. “Certamente il progetto dei makers e della manifattura digitale può integrare queste due anime della zona”, ha spiegato Cristina Tajani, assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano, che ha espresso fiducia nel progetto: “daremo la possibilità alla città di dotarsi di un moderno fab lab e di servizi appositamente rivolti ai nuovi artigiani digitali. Un movimento in crescita che oggi chiede spazi per esprimersi come dimostrano le nove manifestazioni di interesse giunte in assessorato”.

Un fab lab è uno spazio fisico integrato in network più estesi di officine per l’innovazione digitale caratterizzate da coworking, condivisione e trasferimento di tecnologie, open sourcing e sostegno collettivo. Nella pratica, i fab lab sono dei laboratori locali su scala globale per fabbricazioni digitali, assistenza operativa, educativa, organizzazione comunitaria e potenzialità commerciale.

L’Amministrazione ha previsto un contributo complessivo di 547mila euro, di cui 447mila per i lavori strutturali e 100mila euro per le attrezzature varie oltre all’esenzione dal canone d’affitto per i primi 4 anni. Dal quinto anno il canone non potrà essere inferiore ai 12mila euro annui come base di gara.

Gli spazi saranno dati in concessione per un periodo di 12 anni dalla consegna dell’immobile, che si estende per circa 1.000 mq complessivi. Il nuovo spazio avrà l’obiettivo di porsi come punto di riferimento della vita sociale del quartiere e delle community interessate alle attività che vi si svolgono.

La nuova struttura dovrà essere in grado di unire la componente creativa a quella produttiva e commerciale, raccogliendo in un unico luogo laboratori condivisi e per l’incubazione, oltre a rappresentare il punto di incontro per giovani produttori o progetti di impresa nonché di riferimento per tutte le attività del quartiere favorendo la socialità e l’aggregazione.

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