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Green economy, l’agenda Ue 2030 punta su rinnovabili ed efficienza energetica

Europa


di Flavio Fabbri

Presentato alla Commissione europea il nuovo quadro in materia di clima ed energia per il 2030 (scarica qui i documenti). Gli obiettivi in esso contenuti sono: riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) del 40% rispetto al 1990, un obiettivo vincolante a livello UE per portare la quota delle energie rinnovabili almeno al 27%, politiche più ambiziose in materia di efficienza energetica, un nuovo sistema di governance e una serie di nuovi indicatori per assicurare un sistema energetico competitivo e sicuro.

Un piano ambizioso, visti i temi di crisi e recessione economica, ma non più rimandabile. Il 70% dei cittadini europei vive in aree urbane e queste consumano circa il 40 % delle risorse energetiche, causando direttamente il 36 % del totale delle emissioni di CO2.

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), lo scorso dicembre, ha messo a disposizione 3,3 miliardi di euro per il rinnovamento energetico volto al raggiungimento degli obiettivi Ue in termini di lotta all’inquinamento, efficienza energetica e ricorso alle fonti energetiche rinnovabili.

Una politica energetica innovativa è la chiave per la ritrovata competitività di molti dei Paesi europei. Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: “Un taglio del 40% nelle emissioni di gas a effetto serra rappresenta un obiettivo particolarmente ambizioso ma è la pietra miliare più efficace in termini di costi nel nostro percorso verso un’economia a basse emissioni. Anche l’obiettivo di raggiungere almeno il 27% di energie rinnovabili è un segnale importante: rappresenta stabilità per gli investitori, stimola l’occupazione verde e rende più sicure le nostre forniture energetiche“.

Il quadro si propone come stimolo costante per progredire verso un’economia a basse emissioni di carbonio e un sistema energetico competitivo e sicuro, da cui deriveranno prezzi accessibili per tutti i consumatori, maggiore sicurezza delle forniture energetiche, minore dipendenza dalle importazioni di energia e nuove opportunità per la crescita e l’occupazione, se si considerano i potenziali impatti sui prezzi a lungo termine.

Sull’argomento, Günther Oettinger, Commissario per l’Energia, ha affermto: “Il mio obiettivo è garantire che il costo dell’energia continui a rimanere accettabile per famiglie e imprese. Il quadro 2030 è molto ambizioso nelle sue proposte per combattere i cambiamenti climatici, ma riconosce anche la necessità di contenere i costi“.

l’Europa deve continuare a spingere fortemente per le energie rinnovabili: per questo la proposta di un obiettivo vincolante annunciata dalla Commissione è estremamente importante“, ammonisce però Connie Hedegaard, Commissaria incaricata dell’Azione per il clima.

Nel piano Ue energia e clima 2030, uno degli obiettivi chiave, infatti, è il vincolo sulle energie rinnovabili. Le energie rinnovabili svolgeranno un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico sostenibile, sicuro e competitivo. Sospinto da un approccio maggiormente orientato al mercato e con condizioni propizie per le tecnologie emergenti, l’obiettivo vincolante di almeno il 27% di energie rinnovabili a livello dell’UE entro il 2030 si accompagna a notevoli benefici in termini di bilancia commerciale energetica, ricorso a fonti di energia locali, posti di lavoro e crescita.

Altro elemento centrale della politica climatica ed energetica dell’UE per il 2030, l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 40%, al di sotto del livello 1990, unicamente mediante misure interne.

Il quadro 2030 sarà esaminato direttamente dal Consiglio europeo nella sessione di primavera del 20-21 marzo 2014.

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