Resilienza

Smart Basilicata: partito il progetto di Enel, Cnr ed Enea

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Progetto Enel-Enea-Cnr-TeRN-Università della Basilicata per realizzare la Regione intelligente, ‘Smart Basilicata’, con lo scopo di salvaguardare il territorio, limitare i danni del dissesto idro-geologico, raggiungere l’efficienza energetica, grazie alle smart technology. Il contributo dei geologici per Matera Smart City.

Non solo città intelligenti, ma intere regioni sempre più smart e pronte ad affrontare le grandi sfide dei prossimi anni. Tra queste, sicuramente i cambiamenti climatici, il dissesto idro-geologico del territorio, la tutela dell’ambiente, la gestione critica delle risorse naturali ed energetiche, la sicurezza dei cittadini e del patrimonio architettonico e culturale, un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo.

Il progetto “Smart Basilicata”, promosso e finanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), che vede collaborare insieme Distretto tecnologico TeRN, Enel, Università degli Studi della Basilicata, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ed Enea, si propone di sviluppare metodologie innovative per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, per definire strategie di uso sostenibile delle risorse naturali e valutare l’efficacia di politiche energetico-ambientali a scala regionale, anche utilizzando nuovi indicatori ed indici compositi di sostenibilità e di Benessere Equo-Sostenible (BES).

L’iniziativa consiste nello sviluppare, integrare e sperimentare moderne tecnologie di osservazione della Terra (mediante reti e sensori in-situ e sistemi di telerilevamento da aereo e da satellite) con le tecnologie ICT, quali web-sensors, web services e cloud computing. Da questa integrazione possono derivare sistemi avanzati di monitoraggio per il controllo dell’ambiente e del territorio, in grado di individuare i più opportuni interventi di efficienza energetica e di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico lucano.

oggi a Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, si è inoltre svolto il convegno “Matera: la prima smart city fondata sulla geologia“, organizzato dall’Ordine dei Geologi di Basilicata, con il patrocinio della Città di Matera, della Regione Basilicata e del Consiglio Nazionale dei Geologi.

Un’occasione pubblica per riflettere sui temi della resilienza e del climate change, ascoltando la voce e le proposte dei geologi, col fine di sviluppare nuovo modello di sviluppo sostenibile consapevole delle tematiche ambientali, degli eventi naturali più traumatici e che si adatta alle esigenze del singolo e della comunità, senza sprecare nulla, riciclando, riusando, scambiando e premiando i comportamenti virtuosi.

L’obiettivo primario della manifestazione, ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata Raffaele Nardone, è stato quello di informare “sul ruolo che il geologo ha e potrebbe avere nel rendere le città intelligenti e resilienti apportando il proprio contributo sulla conoscenza della geologia urbana”. “Tale contributo – ha precisato Nardone – sarà cruciale nel prossimo decennio anche mediante lo sviluppo di smart tecnology diffuse che consentano, agli Enti pubblici e ai portatori di interessi, di attuare una rinnovata gestione e condivisione di informazioni complesse, quali le basi di dati relative alla reale esistenza e consistenza dei elementi di pericolosità idrogeologica e sismica e di vulnerabilità delle risorse esposte nelle aree urbanizzate, gli aspetti ambientali e sulla mitigazione dei rischi naturali”.

L’Europa promuove le comunità “intelligenti” (smart community) ad andare verso soluzioni “integrate e sostenibili in grado di offrire vivibilità, integrazione, energia pulita efficiente e sicura a prezzi accessibili ai cittadini, ridurre i consumi e creare nuovi mercati in Europa e altrove”; in tale contesto ben si inserisce Matera Capitale della Cultura 2019, quale esempio di smart city e città resiliente, che si pone tra le realtà urbane di medie dimensioni che ospitano quasi il 40% di tutta la popolazione europea urbana.

La città dei Sassi può sfruttare le reti intelligenti per mettere in evidenza un modello urbano capace di coniugare ed integrare tutela e gestione dell’ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e il vivere in sicurezza.