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Sky, Prosieben, Disney: gare fra droni, nuova frontiera dei broadcaster

I grandi broadcaster non vogliono perdere le importanti potenzialità offerte dai droni nel campo sportivo.

Potrebbe sembrare tutto un gioco, visto che questi piccoli velivoli sono guidati a distanza, ma a differenza dell’eSport (competizione su videogame) che sta prendendo sempre più piede come hanno provato le Olimpiadi di Rio, i droni riguardano un mondo tutt’altro che virtuale.

Le due cose però hanno cominciato a viaggiare parallelamente.

Sky ha investito 1 milione di dollari nella Drone Racing League (DRL) – associazione che organizza gare tra piloti di droni e pubblica gli incredibili filmati – concludendo un accordo per trasmettere il campionato che parte il 23 ottobre.

La pay tv manderà in onda 10 episodi di un’ora sul canale Sports Mix.

Ma Sky non è l’unico broadcaster ad aver imboccato questa strada.

In Germania anche ProSiebenSat 1 ha investito denaro in DR e trasmetterà l’evento in Germania, Austria e Svizzera.

Fondata nel 2015, la DRL ha ricevuto in totale 12 milioni di investimenti con i contributi anche di MGM, Hearst, il proprietario della squadra americana di football di Miami, e del cantante di un gruppo rock, Muse.

In America, anche la piattaforma di canali sportivi ESPN (Disney) ha investito nella DRL per coprire i propri abbonati in America del Nord e del Sud.

ESPN aveva già trasmesso competizioni di droni, quelli della Drone Racing Championships.

Visto che esistono diverse associazioni che organizzano questo tipo di competizioni, alcune corse si sono tenuta a Dubai e altre a Parigi su Les Champs-Elysées.

Secondo un top manager di Sky, intervistato dal Guardian, la DRL è l’associazione più strutturata oggi.

Le sue gare, che hanno luogo in stadi o fabbriche americane abbandonate e che presto sbarcheranno anche in Europa, non sono trasmesse in diretta e questo consente di fare montaggi che rendono la competizione tra questi piccoli velivoli lanciati a 130 km orari di maggiore nitidezza per i telespettatori che potranno anche conoscere la vita privata dei 25 piloti impegnati nel campionato.

Grande soddisfazione per Nicholas Horbaczewski, presidente della DRL, secondo il quale gli accordi appena firmati permetteranno a questo sport di essere seguito “sui televisori di decine di milioni di persone nel mondo”.

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