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Sky-Open Fiber, cosa si sa della trattativa per trasmettere la pay tv (anche) con la fibra

“Sky è vicina alla firma dell’accordo con Open Fiber” per trasmettere l’intero palinsesto anche in streaming con la banda ultralarga. La notizia pubblicata da Affari&Finanza e Reuters non è stata smentita e anche le indiscrezioni delle ultime ore confermano quanto rivelato dalle fonti ascoltate dal quotidiano e dall’agenzia.

“Le trattative ci sono, sono anche in fase avanzata e potrebbero portare un risultato in tempi anche molto brevi”, ha scritto Stefano Carli sul settimanale di Repubblica.

L’intesa, che potrebbe partire ufficialmente dal 2019, punta a raggiungere due obiettivi per Sky:

Con il primo traguardo Sky sarà in grado di offrire ai nuovi clienti, che vivono e vivranno in zone coperte dalla banda larga, la possibilità di abbonarsi senza l’installazione della parabola. Che non andrà affatto in pensione. Infatti parabola e fibra in parallelo sono le leve tecnologiche del futuro modello di business del broadcaster. La spiegazione è facile: poter contare anche sulla banda ultralarga consentirebbe di valorizzare meglio la partnership strategica firmata a inizio mese con Netflix, che trasmette e produce sempre più film e serie tv in Ultra HD. Contenuti che si possono godere al meglio con l’Ftth, la fibra portata fino all’abitazione del cliente e non fino all’edificio. Dunque un’ampiezza di banda che nessuna architettura di rete mista fibra-rame può garantire.

Il secondo effetto dell’accordo riguarderebbe l’evoluzione di Sky Q. Con questa nuova autostrada in vera fibra, Sky sarà in grado di lanciare in Italia la versione internet del decoder Q per la banda ultralarga.

Il futuro è fibra (quella vera). E Sky vorrebbe sposarla presto, senza tradire la parabola.

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