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Siti porno, scatta la verifica dell’età ma è ancora troppo facile aggirarla

Al via la nuova modalità di accesso a siti pornografici o di gioco d’azzardo, bisognerà avere più di 18 anni. Ma funzionerà?

In Italia, da oggi è obbligatorio per i principali siti di contenuti per adulti, ma anche dedicati al gioco d’azzardo o alla vendita di alcolici e sigarette, implementare un sistema di verifica dell’età per garantire che solo maggiorenni possano accedervi. Come stabilito dall’Autorità per le garanzie per le comunicazioni (Agcom), questa verifica deve essere effettuata da soggetti terzi certificati, non direttamente dai siti porno, e deve garantire il cosiddetto doppio anonimato“: chi verifica l’età non deve sapere quale sito si vuole visitare e il sito non deve conoscere l’identità specifica dell’utente, ma solo se ha più di 18 anni.

In qualche modo una giornata storica, perché scatta per i minori lo stop all’accesso a 48 note piattaforme specializzate in pornografia. Diverse le criticità già facilmente riscontrabili: 48 siti porno su quante centinaia accessibili online? E poi, funzionerà davvero o sarà possibile aggirare questo blocco con qualche altro sistema tecnologico facilmente reperibile in rete?

Sul numero di siti web a sfondo sessuale o pornografico, inutile dire che applicare un blocco a qualche decina è abbastanza ininfluente ai fini pratici della tutela dei minori, perché l’offerta online è praticamente sterminata.

Siti web per adulti ancora facilmente accessibili, basta confermare di avere più di 18 anni senza verifica

Oggi infatti video e immagini a sfondo sessuale vengono divulgati anche attraverso social network o app di messaggistica come Telegram, piattaforme alle quali i minori possono accedere facilmente e senza alcuna restrizione, ha sottolineato il Codacons.
Basta fare un semplice controllo e ancora adesso la stragrande maggioranza di siti web pornografici, tra i più popolari nel nostro Paese, sono tranquillamente accessibili semplicemente confermando di avere più di 18 anni, senza nessuna verifica.

Va poi considerato che il divieto per i siti individuati dall’Agcom vale per i minori che accedono a tali piattaforme dall’Italia, ma simili blocchi non sono previsti all’estero. Questo significa che tramite una VPN (Virtual Private Network) è possibile connettersi a un server remoto che assegna un indirizzo IP di un altro Paese e aggirare facilmente il blocco italiano.

Come funziona il sistema di verifica dell’età?

Il sistema prevede metodi come la scansione di documenti elettronici o, in alternativa, l’uso di intelligenza artificiale per stimare l’età da un selfie, anche se questa è una valutazione non precisa ma confermata solo se corrisponde ai requisiti di età.

L’Agcom ha stabilito regole tecniche precise per verificare la maggiore età, utilizzando app o servizi che certificano la maggiore età in modo anonimo, rilasciando un token per accedere ai siti, senza rivelare dati personali come nome o data di nascita. L’uso diretto di documenti d’identità, SPID, CIE o tecnologie biometriche come il riconoscimento facciale automatizzato è vietato per tutelare la privacy degli utenti.

In Italia si sperimenta un sistema che coniuga verifica dell’età e privacy, tramite terzi certificati e token anonimi

In Europa, la situazione varia per Paese, ma l’Italia fa parte di un gruppo di cinque Paesi (insieme a Francia, Spagna, Grecia e Danimarca) che stanno sperimentando sistemi di verifica dell’età conformi al Digital Services Act (DSA) europeo. Nel Regno Unito, ad esempio, è stato introdotto un sistema di verifica dell’età tramite riconoscimento facciale AI, sebbene con alcune questioni ancora da perfezionare.

In sintesi, in Italia si sta introducendo un sistema innovativo che coniuga verifica dell’età con tutela della privacy tramite terzi certificati e token anonimi, mentre in Europa la verifica con riconoscimento facciale AI è già sperimentata o in fase di implementazione in alcuni Stati, con diversi livelli di adozione e modalità operative.

L’Agcom non ha ancora pubblicato un elenco di soggetti terzi certificati. Presto l’app europea per la verifica dell’età

In Italia, come previsto dalla delibera Agcom (n. 96/25/CONS) non esiste ancora un elenco ufficiale pubblicato dei soggetti terzi certificati per la verifica dell’età sui siti pornografici, ma tra i principali servizi privati che si sono attivati e che già oggi sono in uso c’è ad esempio Yoti, un’azienda britannica specializzata in sistemi di verifica dell’età sicuri e rispettosi della privacy.

Yoti offre varie modalità di verifica, tra cui la scansione di documenti elettronici e la stima dell’età tramite intelligenza artificiale a partire da un selfie, garantendo però il “doppio anonimato” tra chi verifica e il sito visitato.

OnlyFans, tra i primi a conformarsi alla normativa, si affida proprio a questo provider per la verifica dell’età dei propri utenti in Italia. Viene utilizzato un sistema con QR Code che reindirizza l’utente alla piattaforma di verifica esterna, evitando così la raccolta diretta di dati personali da parte del sito porno.

C’è anche Verifymy, un servizio certificato dall’Age Check Certification Scheme (ACCS) nel Regno Unito, che analizza segnali digitali per stimare la maggiore età rispettando la privacy e il doppio anonimato previsto dalla normativa italiana.

Per la verifica dell’età online presto un’app europea

Inoltre, la Commissione europea sta sperimentando un’applicazione di verifica terza in alcuni Paesi membri, inclusa l’Italia, che dovrebbe diventare operativa entro fine 2025 e confluire in futuro nel “portafoglio digitale europeo” entro il 2026. Questa app mira a rafforzare la protezione dei minori e la sicurezza digitale nel rispetto del Digital Service Act.

Proprio in questi giorni è in scadenza un bando di gara per lo sviluppo di un’applicazione mobile per un’efficace verifica dell’età degli utenti online, per consentire loro di accedere a contenuti soggetti a limiti di età.

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