La Relazione

Sicurezza energetica: il Copasir approva la relazione sulle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina

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Nelle conclusioni il Comitato ha evidenziato come l'Italia possa candidarsi al ruolo protagonista di Hub mediterraneo e quindi europeo con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica.

Il Comitato parlamentare sulla Sicurezza della Repubblica stamane ha approvato la relazione sulle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell’ambito della sicurezza energetica. Relatori il senatore Paolo Arrigoni e l’Onorevole Federica Dieni“.

E’ quando si legge sulla pagina LInkedIn del Presidente del Copasir (Comitato parlamentare sulla Sicurezza della Repubblica) e Senatore Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, e che riportiamo qui integralmente.

Il documento, che segue la precedente relazione del Comitato sulla sicurezza energetica approvata lo scorso 19 febbraio, è frutto di un serrato approfondimento conoscitivo svolto anche mediante un ciclo di audizioni mirate. Partendo da un’analisi del mix energetico nazionale e delle attuali direttrici di approvvigionamento del gas, il documento valuta gli impatti derivanti dal conflitto russo-ucraino, sia sul fronte geopolitico e sia su quello degli approvvigionamenti.

Nei vari scenari di breve, medio e lungo termine, valutando le infrastrutture di rete e di connessione, vengono evidenziate le strategie di diversificazione degli approvvigionamenti del gas necessarie per l’affrancamento dell’Italia e dell’Europa dal gas russo, che nel corso degli ultimi 20 anni è accresciuto arrivando a rappresentare oltre il 40 per cento del mix energetico.

La relazione sottolinea come in questi scenari un ruolo significativo posso svolgere le aziende participate dallo Stato. Nelle conclusioni il Comitato ha evidenziato come, con riferimento al gas quale energia ponte nel processo di transizione ecologica e alla realizzazione di determinate infrastrutture per le quali imprescindibile è uno snellimento delle procedure autorizzative, l’Italia possa candidarsi al ruolo protagonista di Hub mediterraneo e quindi europeo con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica.

Questo però presuppone un differente approccio geopolitico dell’Italia ed una politica estera che garantisca quel rapido affrancamento dal gas russo assicurando così la continuità degli approvvigionamenti“.