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Sicilia al centro del Piano di Sviluppo di Terna 2025–2034

Elettricità

Dopo l’apertura dei cantieri il 14 maggio, Terna ha dato ufficialmente il via alla costruzione del nuovo elettrodotto ad altissima tensione “Chiaramonte Gulfi–Ciminna”, un’opera strategica per collegare l’est e l’ovest della Sicilia e rafforzare l’affidabilità della rete elettrica regionale. Il collegamento a 380 kV, lungo circa 170 km, rappresenta un investimento da 440 milioni di euro e attraverserà sei province e 24 Comuni.

Un’opera chiave per la transizione energetica e la sicurezza della rete

Con 3,5 miliardi di euro previsti nei prossimi dieci anni, la Sicilia si conferma la regione italiana con il maggiore volume di investimenti del Piano di Sviluppo 2025–2034 di Terna. Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, l’isola è destinata a diventare un hub energetico centrale per l’Italia e l’Europa, anche grazie a progetti internazionali come Elmed (interconnessione Europa-Africa) e Tyrrhenian Link.

Rete più moderna, efficiente e sostenibile

Il nuovo elettrodotto migliorerà la capacità di scambio energetico e la stabilità della rete locale, favorendo anche un maggiore utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’intervento segna il primo collegamento a 380 kV nella parte occidentale dell’isola, fino ad oggi servita da infrastrutture meno performanti (150 e 220 kV).

Accordo con il territorio e benefici occupazionali

Il progetto è stato concertato con Regione Siciliana, Province e Comuni coinvolti, attraverso un Protocollo d’Intesa. L’intesa prevede anche un piano di razionalizzazione delle linee esistenti, con la demolizione di circa 20 km di infrastrutture obsolete in zone urbane ad alta densità. I lavori, che dureranno circa 48 mesi, coinvolgeranno numerose imprese e professionisti, generando occupazione e indotto economico.

4.500 km di linee in Sicilia per la transizione energetica

Con circa 330 dipendenti sull’isola e oltre 4.500 km di linee elettriche ad alta e altissima tensione, Terna conferma il proprio ruolo centrale nella transizione energetica e nello sviluppo infrastrutturale del Paese, sotto la guida dell’Amministratrice Delegata Giuseppina Di Foggia.

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