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Il settore IT traina la trasformazione digitale dell’Italia (cresce la domanda di Cloud)

Il settore dell’Information Technology (IT) guida la trasformazione digitale del Paese. “In Italia l’Information Technology è un settore strategico che contribuisce in modo rilevante al Pil con il 3,7% del valore aggiunto. È caratterizzato da una elevata produttività e dal fatto di occupare in prevalenza giovani in buna parte laureati. Il settore IT è uscito dalla crisi 2008 -2014 grazie a un processo di trasformazione evolutiva che ha generato grandi potenzialità innovative ed elevate competenze, cruciali per sostenere la digitalizzazione del Paese. Soffriamo ancora dalla presenza di una miriade di piccole aziende le quali hanno avuto difficoltà ad investire durante la crisi e soffriamo ancora di una cronica sottovalutazione dei prezzi dei servizi il cui acquisto è tutt’oggi prevalentemente basato su gare al massimo ribasso. La frammentarietà delle Aziende IT costituisce un punto di debolezza strutturale che dobbiamo davvero superare attuando politiche industriali di consolidamento e di capitalizzazione che spingano le PMI a effettuare un salto di crescita dimensionale. A tale scopo sono utili i modelli di filiera territoriali. Abbiamo un’occasione da cogliere e che va ben oltre gli interessi del settore”. È questo il commento di Stefano Pileri, presidente Anitec-Assinform alla presentazione a Roma dello studio Il settore IT in Italia condotto da Anitec-Assinform in collaborazione con Istat e NetConsulting cube. – “Le direzioni strategiche sulle quali il settore evolverà sono chiare: abiliterà e coglierà le opportunità della Trasformazione Digitale in atto in tutte le Imprese; si focalizzerà sulle competenze richieste dalle nuove tecnologie come cloud, analytics e intelligenza artificiale, internet of things, applicazioni e comunicazioni in mobilità; Il suo sviluppo sarà ulteriormente accelerato dalle straordinarie iniziative di sistema quali il Piano Strategico Banda Ultra Larga, Il Piano Impresa 4.0, e, auspicabilmente, dall’accelerazione del Piano Triennale della Pubblica Amministrazione Digitale. Mi aspetto che, in questo scenario, vedremo una sensibile crescita della ricerca e sviluppo e della conseguente capacità innovativa del nostro settore IT.”

Lo studio muove dall’analisi dell’impatto delle crisi recessive sul settore IT per poi analizzarne la capacità di reagire, rinnovarsi e candidarsi come motore di crescita.

L’importanza del Cloud Computing è trasversale ai vari comparti

L’indagine sul campo dà conto del ruolo del Cloud nella trasformazione del settore:

 

Oltre la crisi

La foto di partenza è stata scattata con Istat, e ha evidenziato per il settore IT (escluse telecomunicazioni e commercio all’ingrosso):

Un ulteriore approfondimento riguarda le trasformazioni del prima e dopo la crisi più recente:


2017: l’evoluzione accelera, dalle strategie all’offerta

La capacità del settore di proiettarsi al futuro è stata studiata attraverso un’indagine condotta nell’anno in corso (2017) da NetConsulting cube su un campione significativo di aziende. Tra le maggiori evidenze per l’immediato futuro sono:

Più sensibilità all’innovazione

La stessa indagine sul campo offre la vista sui percorsi di innovazione tipici delle imprese IT:

Un’occasione da cogliere

Il quadro complessivo dà conto di un settore ove l’incidenza delle strategie di Digital Transformation cresce con la dimensione delle aziende, dove le imprese impegnate nella Digital Transformation credono in un processo che coinvolge i clienti, e non guardano solo ai trend dell’economia, dove Cloud e Digital Enabler sono al centro di tutti gli ambiti di innovazione: di prodotto, di servizio e anche marketing. E ancora, ove le imprese più impegnate nella Digital Transformation hanno maggiori prospettive di sviluppo. E’ significativo che abbiano in atto iniziative al riguardo almeno 5 su 10 aziende IT in crescita e 2 su 10 tra le stabili, a fronte di 1 su 100 tra quelle che prevedono calo del business.

Tutto questo, tenendo conto del peso e del ruolo del settore IT, e della sua ancora eccessiva frammentazione, porta non solo a invocare ulteriore impulso alle iniziative di digitalizzazione già varate, dall’Agenda Digitale al Piano Banda Ultralarga a Industria 4.0, ma anche intraprendere ulteriori iniziative volte a:

Gli ultimi due punti appaiono importanti per perseguire un modello di digitalizzazione conforme alla natura del tessuto produttivo italiano ove, per la preponderanza di PMI, la spinta alla digitalizzazione può avvenire più facilmente attraverso le relazioni di filiera e subfornitura anche a livello territoriale. Questo sta già in parte avvenendo, ma serve accelerare e bisogna stimolarne maggiormente le condizioni.

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