Il provvedimento

‘Servizio universale postale, l’Europa apre al futuro’. Intervista ad Antonio Nicita (Agcom)

a cura di Paolo Anastasio |

Antonio Nicita, Commissario Agcom, sulle novità relative al servizio universale postale raccomandate dal Parlamento Ue: ‘L’Europa per la prima volta mette al centro il tema della sostenibilità’.

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull’applicazione della direttiva sui servizi postali che, pur mantenendo la cornice dei principi richiamati dalla direttiva, introduce importanti novità circa la concreta applicazione degli stessi e la sostenibilità del servizio universale postale (qui il Pdf della risoluzione). Ne abbiamo parlato con il Commissario Antonio Nicita, relatore del provvedimento relativo ai criteri sul recapito postale a giorni alterni in alcune aree del paese, sancito dalla Legge di stabilità 2015.

Key4biz. Professor Nicita, quali sono le principali novità della raccomandazione del parlamento europeo?

 

Antonio Nicita. Innanzitutto, viene riconosciuto che il compito principale delle ANR (Autorità nazionali di regolazione, ndr) è quello di soddisfare l’obiettivo generale della direttiva sui servizi postali al fine di garantire la fornitura sostenibile del servizio universale. Il riferimento alla sostenibilità è molto importante in quanto pone, in modo molto chiaro, il tema della proporzionalità tra obblighi e oneri. Il tema è stato posto con forza da Agcom in relazione alla caduta dei volumi postali e all’emersione di un nuovo diritto a comunicare ‘ibrido’ fatto di carta e di digitale. L’Europa per la prima volta mette al centro il tema della sostenibilità e questo è un fatto positivo.

Key4biz. Come declinare in concreto questa nozione di sostenibilità del servizio universale postale?

Antonio Nicita. Il Parlamento europeo ha chiarito che la direttiva sui servizi postali fornisce agli Stati membri la flessibilità necessaria per far fronte alle specificità locali e garantire la sostenibilità a lungo termine della fornitura del servizio universale, soddisfacendo al tempo stesso le esigenze degli utenti e adeguandosi ai cambiamenti nel contesto tecnico, economico e sociale. Non dimentichiamoci che l’utente dei servizi postali è anche un tax payer e che l’onere del servizio universale ricade sulla collettività. Dobbiamo sempre valutare – come direbbe Cass Sunstein – il costo dei diritti. E le alternative in campo rese possibili dall’evoluzione dell’ecosistema digitale. L’azione Agcom si muove esattamente in questo solco.

Key4biz. il Parlamento ha però sottolineato l’importanza di fornire un servizio universale di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e di raccolta a settimana per tutti i cittadini…

Antonio Nicita. Certamente il “default” come diritto base dell’attuale impianto normativo resta invariato. Ed è il principio base che è stato anche riconosciuto dalla normativa italiana e dalle delibere Agcom. Ma è importante   sottolineare che, secondo il Parlamento europeo, cito letteralmente, “il servizio universale deve evolvere in funzione del contesto tecnico economico e sociale e delle esigenze degli utenti e che la direttiva sui servizi postali garantisce agli Stati membri la flessibilità necessaria per far fronte alle specificità locali e garantire la sostenibilità a lungo termine del servizio universale”. Cioè, la nozione di eccezionalità viene ora estesa, di fatto, all’analisi della sostenibilità a lungo termine. Un punto di analisi economica che mancava. Ma il punto vero è sforzarsi tutti di trovare strumenti nuovi e sostenibili per una maggiore inclusione sociale.

Key4biz. La chiusura di alcuni uffici postali e la consegna a giorni alterni fino a un quarto della popolazione sono misure che hanno generato malcontento in diverse comunità locali. A che punto siamo?

 

Antonio Nicita. L’Autorità si limita alle analisi tecniche e a svolgere i compiti che la legge le affida. Chiusura degli uffici e recapito a giorni alterni sono questioni completamente diverse anche dal punto di vista dell’impatto sui costi e sui fabbisogni dei cittadini. Recentemente, il Sottosegretario Giacomelli ha evidenziato il ruolo strategico e sociale degli uffici postali e salutato positivamente le soluzioni che possono portare alla mancata chiusura di oltre duemila uffici. Personalmente, anche io ritengo interessante la valorizzazione della rete degli uffici postali intesi come terminali territoriali di una più ampia strategia di inclusione digitale. Diverso è il caso della consegna a giorni alterni.

Key4biz. Perché?

Antonio Nicita. Con una media di due lettere consegnate alla settimana, impegnare i portalettere a raggiungere la nostra abitazione tutti i giorni costituisce, come ormai molti riconoscono, una ridondanza inefficiente in termini di costi e di strategie di sviluppo basate anche su nuovi prodotti digitali. Il problema più importante ha riguardato semmai i giornali quotidiani in abbonamento, per i quali appare necessaria una soluzione di recapito integrativo e innovativo. Un tema che ha visto impegnata l’Autorità in un apposito tavolo con editori e Governo e che potrebbe giungere presto a soluzioni definitive e soddisfacenti.