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Servizi premium non richiesti, scatta il blocco di default sulle nuove SIM. Le nuove regole di Agcom

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Tra un mese e mezzo avremo meno a che fare con i servizi premium in abbonamento non richiesti sui nostri smartphone, quelli che ci prosciugano il credito senza averli attivati con un consenso esplicito. 

Il blocco scatterà tra 1 mese e mezzo in due modalità

Queste sono le nuove regole approvate dal Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, all’esito di una consultazione pubblica.

Le nuove regole del dettaglio

Con la sola esclusione di una serie di servizi di vasta diffusione erogati tramite SMS, che permettono all’utente di effettuare donazioni solidali, accedere a servizi bancari, postali, di mobile ticketing e di televoto, la delibera adottata dal Consiglio, relatore il commissario Antonello Giacomelli, mira a garantire un’attivazione consapevole e documentabile di tutti i servizi premium in abbonamento.

Due le misure previste: 

Più difficile la procedura di attivazione: ora consenso esplicito e consapevole

La procedura per l’attivazione dei servizi premium in abbonamento prevede l’inserimento del numero di cellulare seguito da una one time password (OTP) di almeno cinque cifre, che il cliente deve inserire manualmente al fine di acquisire una documentata prova del consenso espresso.

Nel provvedimento è stato altresì previsto che gli operatori rendano disponibili sui propri siti web una pagina dedicata in cui informano la clientela dei servizi soggetti al blocco di default, di quelli esclusi, delle funzionalità di blocco totale e parziale e delle modalità per poter continuare a usufruire dei servizi premium già presenti sulle SIM.

Gli operatori sono tenuti a conformarsi alle disposizioni sul blocco e sull’attivazione rispettivamente entro 45 e 120 giorni da oggi, data di pubblicazione della delibera.

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