I numeri

Scuola, arriva il docente esperto (e più pagato)

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Gli stipendi degli insegnanti in Italia sono tra i più bassi in Europa, soprattutto se il paragone è con altri Paesi dell’Europa Occidentale, come Spagna, Francia, Germania. Il Dl aiuti bis introduce il super docente, verrà pagato di più (400 euro in più al mese), ma non cambia la situazione generale della categoria.

Docente esperto con un assegno ad personam di 5.650 euro all’anno

Il dl Aiuti bis introduce il “docente esperto” a cui spetta uno stipendio aumentato di 5.650 euro all’anno, pari a 400 euro in più al mese. Ma i posti per questo super docente (all’anno) sono pochi, circa 8mila, quindi all’incirca uno per istituto scolastico (in Italia si contano 8.290 istituti). Una “manna” che non risolve quindi la situazione degli stipendi degli insegnanti in Italia che sono tra i più bassi in Europa, soprattutto se il paragone è con altri Paesi dell’Europa Occidentale, quelli con cui ci confrontiamo più di frequente, come Spagna, Francia, Germania. È quanto ci confermano anche i dati più recenti di Eurydice, una rete di informazione sull’istruzione in Europa, istituita dalla Commissione Europea nel 1980, e come mostra l’infografica in apertura.

Come si diventa docenti esperti, la qualifica sarà disponibile a partire dal 2032

Il super prof non avrà funzioni diverse, la ragione del suo premio in busta paga è relativo solo a un più corposo percorso di studi. Vi accederanno gli insegnati che abbiano conseguito una valutazione positiva per aver superato tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. Quindi una carriera universitaria di minimo 9 anni (se non si va fuori corso) nell’ambito disciplinare di competenza (ad esempio lettere, storia, matematica) più gli ambiti professionalizzanti per la qualifica di “esperto”: pedagogia, antropologia, psicologia e digitale. Ma non è finita qui, dopo 9 anni di esami (e di lavoro per mantenersi gli studi) l’aspirante prof dovrà sostenere prima un tirocinio presso una scuola e dopo un esame finale con tanto di simulazione di lezione. Finito? No, dopo dovrà anche vincere il concorso.

Lo stipendio degli insegnanti italiani

Le tabelle degli stipendi della scuola si riferiscono al 2019 e naturalmente fanno differenza tra elementari, medie e superiori, distinzione che è importante in Italia, ma non altrove, non allo stesso modo. La nostra infografica mostra il compenso minimo di un professore che entra nel mondo della scuola full time, quindi non per una supplenza.

Quello che emerge è che lo stipendio di un insegnante di scuola superiore a inizio carriera in Italia è di 25.829 euro lordi annui, poco inferiore a quello di un francese, 27.709, e di un inglese, di 28.022, ma molto lontano da quello di un professore tedesco, che da subito percepisce 58.542 euro all’anno. Questo vuol dire che mensilmente tale salario nel nostro Paese è di 1.987 euro lordi considerando la tredicesima. Lo stipendio netto di un insegnante poi dipenderà da carichi familiari e tasse locali.

Quanto guadagna un insegnante all’estero

Come è facile immaginare sono gli svizzeri i più ricchi. Nella Confederazione elvetica un docente di scuola superiore quando comincia a insegnare percepisce mediamente 90.525 euro. Dopo vengono i lussemburghesi con 76.376.

Non stupisce neanche il fatto che sia a Est che si ritrovano gli stipendi degli insegnanti più bassi. In Bulgaria in particolare, dove i professori partono con solo 5.161 euro all’anno, ancora meno che in Albania, per esempio. In generale in gran parte dell’Europa Orientale i salari sono sotto i 10 mila euro, tranne che in Repubblica Ceca, Lituania, Estonia, Slovenia, Paesi in cui ormai il livello degli emolumenti ha superato per esempio quello greco.

Lo stipendio di un docente delle scuole medie

In Italia gli stipendi degli insegnanti non diminuiscono se si è docenti delle scuole secondarie inferiori, ovvero le medie, almeno a inizio carriera. Parliamo sempre di 25.829 euro annui. Rimaniamo in questo caso appena sotto la Francia e al di sopra del Portogallo, unico Paese dell’Europa Occidentale assieme alla Grecia in cui i professori guadagnano meno che in Italia.

Infatti lo il compenso dei docenti italiani è più basso anche di quello dei colleghi spagnoli, che è di 33.392 euro annui nonostante questi vivano in un Paese all’incirca con lo stesso reddito. I numeri in ogni caso non cambiano molto rispetto a quelli che riguardano gli insegnanti delle superiori neanche altrove. Sono pochi i luoghi in cui vi è una riduzione del salario di partenza, e in ogni caso è di poco conto, come in Germania. Solo in Belgio e in Norvegia si nota una differenza di diverse migliaia di euro.

Lo stipendio degli insegnanti di scuola primaria all’estero

Le cose sono diversi, almeno in Italia, se si passa all’esame dello stipendio degli insegnanti della scuola primaria. Nel nostro Paese all’inizio della carriera un maestro o una maestra prendono 23.993 euro all’anno, ovvero 1.836 euro in meno che alle superiori o alle medie. Lo stesso salario è assicurato anche a chi lavora nelle scuole pre-primarie, ovvero le materne.

La classifica dei Paesi europei in ogni caso cambia poco, anche in altri luoghi i docenti di questo livello di istruzione vengono pagati meno. Come per esempio in Francia, Germania e Spagna. In questi ultimi due casi anzi la riduzione è piuttosto rilevante, di 3-5 mila euro. In Svizzera diventa addirittura di 8.400, ma naturalmente qui si parte da livelli altissimi, e un insegnante delle elementari prende nella Confederazione elvetica comunque 71.917 euro, che diventano 67.422 alle materne. Chiaramente vi sono pochi mutamenti a Est, dove i salari sono già bassi e non diminuiscono moltissimo nel caso si passi da un grado all’altro

Di quanto aumenta lo stipendio netto degli insegnanti

Questi numeri come già detto si riferiscono al momento dell’entrata in ruolo, ma gran parte degli insegnanti hanno molti anni di docenza alle spalle, soprattutto in Italia, dove lavorano quelli più anziani del mondo, con un’età media che supera i 50 anni.

Diventa quindi decisivo il grado di progressione che gli stipendi degli insegnanti riescono ad avere in un Paese. Che secondo Eurydice varia moltissimo da un luogo all’altro. Per esempio in Germania dove si parte da livelli di salario molto alti a fine carriera l’incremento è solo del 31,2%, mentre in Spagna è del 41,6%, meno che in Italia, dove prima della pensione si arriva a guadagnare il 49,4% in più che agli inizi. 

Lo stipendio degli insegnanti all’estero

Altrove, soprattutto laddove le paghe di partenza degli insegnanti sono ridotte, a fine carriera si riesce anche a raddoppiarli o quasi È così per esempio in Grecia e Portogallo, ma anche nei Paesi Bassi e in Austria, perlomeno per quanto riguarda i docenti delle scuole medie. Ma lo stesso modello è con ogni probabilità applicato anche agli altri livelli di istruzione.

Quanto guadagna un professore, ecco il confronto

I Paesi europei hanno però costi della vita molto diversi, e un paragone che non consideri questi è sicuramente molto incompleto. Decisamente più accurato per capire se in un luogo si dà valore, anche economico, all’insegnamento è probabilmente un altro indicatore, ovvero il rapporto tra gli stipendi dei docenti e quelli medi di altri laureati nello stesso Paese. Se ne è occupato l’Ocse nell’ultimo report sull’educazione a livello globale.

Ed emerge che in Italia gli insegnanti sono più poveri di chi ha terminato gli studi universitari, e lo sono in misura maggiore rispetto a quanto accade altrove. Fatto 100 il salario medio di chi ha una laurea, i maestri e le maestre delle elementari prendono 66, e questo succede anche se mediamente l’anzianità di chi insegna sia maggiore degli altri lavoratori. Si sale a 71 e 76 nel caso dei docenti delle medie e delle superiori.

Lo stipendio di un professore di liceo

Nei Paesi Ocse il rapporto è decisamente maggiore, ovvero si passa da un 87% dello stipendio dei laureati per gli insegnanti delle primarie al 90% per quelli della secondaria inferiore al 96% per chi lavora in secondaria superiore. E anzi in Portogallo, Lituania, Lettonia e Germania i professori di licei o scuole professionali guadagnano più degli altri occupati con titolo universitario. 

Un preside può guadagnare il doppio di un professore

Un dato cui si guarda solitamente poco è il salario dei presidi. Ma è particolarmente interessante nel caso italiano. Perché siamo uno dei Paesi in cui è più alto il divario tra quanto riceve chi dirige una scuola e chi vi insegna. Secondo l’Ocse, che calcola i dati in dollari Ppp (Purchasin Power Parity) i presidi di scuola media prendono mediamente 98.703,7 dollari lordi l’anno contro stipendi degli insegnanti di 41.800 euro. Più del doppio. Solo in Inghilterra succede qualcosa del genere, ma su livelli più alti di salario. Altrove le differenze sono più ridotte. In Francia per esempio i dirigenti scolastici hanno un compenso di 731.172,2 dollari contro i 48.310,5 dei docenti. Mediamente nella UE si va dai 70.496,3 dei primi ai 47.374,8 dei secondi.

In sostanza i nostri presidi sono tra i più ricchi dell’Occidente, prendono 24 mila dollari più di quelli medi dei Paesi Ocse, con salari del 68% superiori a quelli degli altri laureati, mentre gli insegnanti sono ben al di sotto della stessa media. I maestri e i professori italiani sanno a cosa mirare per aumentare i propri guadagni, diventare dirigenti scolastici.

I dati sono aggioranti a05l: 2022

Fonte: Eurydice, Ocse