Le 16 azioni

Scuola 4.0, a settembre bando da 140 milioni per i digital lab. È ora di puntare sulle competenze

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16 azioni per il rilancio del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd), i bandi tra settembre e novembre 2017. Si stringe il rapporto tra didattica scolastica e mondo del lavoro e dell’innovazione 4.0. Imprese, enti ed Università sosterranno l’iniziativa dando vita allo Stakeholders’ Club.

Il sistema scolastico italiano cerca di accelerare sulla via della trasformazione digitale. La Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha ieri annunciato la nuova fase del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) in 16 azioni che saranno avviate fra settembre e novembre 2017.

Si parte il 20 settembre con il bando da 140 milioni per realizzare laboratori professionalizzanti in chiave digitale (i digital labs), seguito dal bando di 2,5 milioni del 29 settembre per promuovere ambienti innovativi nelle scuole di periferia contro la dispersione.

A ottobre, il 16, si apre il bando da 15 milioni di euro per portare il registro elettronico in tutte le classi del I ciclo, mentre il 15 novembre è la volta della gara da 5,7 milioni di euro per la manutenzione della strumentazione tecnologica nelle scuole del I ciclo.

Ulteriori azioni riguarderanno i servizi digitali più semplici ed efficienti per le scuole (provvedimento entro il 15 settembre); il lancio del nuovo design per i siti web delle scuole (a ottobre); la cittadinanza digitale, un kit per ogni scuola (a ottobre); le attività sulle discipline STEM in ogni scuola (a novembre); una community online per gli animatori digitali e i team per il digitale delle scuole (lancio il 12 settembre).

È prevista inoltre, entro il 15 settembre, la nascita di tre gruppi di lavoro al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), per portare le competenze digitali in modo strutturale negli ordinamenti scolastici, rivedendo le indicazioni nazionali, mappando le nuove metodologie didattiche, intervenendo sui provvedimenti che regolano attualmente l’uso dei device personali (dal tablet allo smartphone) in classe.

Durante la presentazione dell’iniziativa a Roma, la Ministra Fedeli ha ricordato che “per troppo tempo la scuola è stata considerata un luogo lontano dall’innovazione. Separata dal Paese da tecnicismi, problemi e dibattiti che non hanno fatto giustizia al ruolo abilitante che l’educazione deve avere. Tra i pregi della Buona Scuola vi è indubbiamente l’inversione di questa narrativa”.

All’evento romano, presieduto dalla Ministra, hanno inoltre partecipato Antonello Giacomelli, Sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico con Delega alle Telecomunicazioni, che ha annunciato un “voucher” per gli istituti scolastici per  garantire una connessione a 100 Megabit entro il 2020 a tutte le scuole italiane; Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI, la Conferenza dei rettori; Debora Serracchiani, Referente per l’Agenda Digitale per le Regioni; Anna Ascani, componente dell’Intergruppo per l’innovazione della Camera dei deputati; Agostino Santoni, Presidente di Assinform. Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’Agenda Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Presente anche il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, che ha commentato: “E’ questa la via maestra perché sulla formazione di nuove competenze e professioni dobbiamo colmare un ritardo di almeno 15 anni. E dobbiamo farlo in fretta, proprio perché il Paese si è rimosso in moto e le imprese stanno investendo su Industria 4.0”.

Entro il 2018 abbiamo stimato un fabbisogno di 85.000 nuovi specialisti nel digitale – ha precisato Catania – e formare questi nuovi profili ad alto grado occupabilità è un obiettivo prioritario del Piano per la scuola digitale. Ora è il momento di concentrarci sui risultati per avere nei prossimi tre anni cambiamenti tangibili. Per questo va messo in campo un monitoraggio stretto delle iniziative previste dal Piano, sul quale il sistema delle imprese si rende disponibile”.

Sempre nella mattinata di ieri sono stati rilanciati gli accordi territoriali con le Regioni e i Comuni, è stata annunciata la creazione di uno Stakeholders’ Club per riunire attorno a obiettivi comuni imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.