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Scissione Tim, sindacati all’attacco: ‘Società della rete senza futuro. Un favore a Vivendi con l’avallo del Governo’. Nuovo crollo del titolo

Dopo i dati di bilancio e il piano annunciato ieri dall’ad Pietro Labriola, continua l’emorragia del titolo Tim in borsa, che dopo il crollo del 14% di ieri oggi alle 11,40 cede ancora il -8,29% a 0,27 euro. Il rosso si è ulteriormente allargato per raggiungere una flessione del 16,85% a 0,25 euro alle 14,30, per chiudere in flessione del 15%. Il mercato boccia il nuovo piano di Tim e anche i sindacati attaccano il nuovo piano di scissione appena annunciato.

“Con la presentazione del Piano Industriale di TIM di ieri sera finalmente il quadro è svelato – si legge nella nota congiunta di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom UilCon la nascita della società dei servizi e con la società della rete finisce definitivamente la storia dell’ex monopolista per come l’abbiamo conosciuta. Nel disegno tracciato dall’AD si profila una storia già vista in questo Paese: si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite”.

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Società della rete senza “intelligenza” e futuro

“Nascerà una società della rete privata di qualsiasi “intelligenza” e di futuro. Alla società dei servizi andranno 28 milioni di clienti, la società dei data center e del cloud nazionale, la cyber sicurezza, l’internet delle cose, il mobile ed il Brasile”, prosegue la nota.

Quale vantaggio per il Paese e la Politica?

“Alla società della rete resterà l’onere di investimenti ingentissimi, una struttura che finirà per diventare più una grande realtà di manutenzione che una società moderna e di sistema. In questo disegno si capisce bene la convenienza dell’investitore francese, si stenta a capire il vantaggio che pensano di trarne il Paese e la Politica”, aggiunge la nota.

“Alla fine di questo capolavoro si metteranno le mani in tasca ai lavoratori ed ai cittadini per garantire un ritorno di profitto a Vivendi. Tutto questo lo sta avallando il Governo dei migliori ed i suoi consiglieri corifei del liberismo a spese della collettività. Il mondo del lavoro non ci sta e si batterà con tutte le sue forze affinché questo scempio non passi impunito”, si legge.

“I lavoratori hanno già ampiamente contribuito al rilancio del Gruppo TIM che due anni fa era stato individuato e sostenuto anche dai loro sacrifici. Per la demolizione dell’Azienda che si profila con questo piano di impresa nessuno si illuda di poter chiedere loro ulteriori sacrifici”, chiudono i sindacati.

Salvo Ugliarolo (Uicom Uil): ‘Operazione serve soltanto per dare ristoro a Vivendi’

Giudizio negativo sul piano da parte dei sindacati: “E’ un’operazione che vuole dare soltanto ristoro ai francesi di Vivendi – dice Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom Uil a Key4biz – e non guarda invece alle potenzialità de gruppo per traguardare gli obiettivi non soltanto per la salvaguardia dei livelli occupazionali ma più in generale di dare al paese una infrastruttura e un’azienda verticalmente strutturata che possa traghettare il paese verso gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea”.

“Noi continueremo il giro istituzionale con i gruppi politici per manifestare il rischio che adesso è lampante per quello che è emerso dal Consiglio di amministrazione. Sicuramente non ci fermeremo a queste considerazioni, ma proveremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ad attivare tutto ciò che serve per arrivare da un lato a rivedere questa strategia miope, e dall’altro a provare ad aprire un confronto a Palazzo Chigi sul tema dell’ex monopolista, ma più in generale sul settore delle telecomunicazioni”.     

Sconforto dei piccoli azionisti

Intanto, lo sconforto serpeggia sul forum dei piccoli azionisti di Tim sul Investing.com. Bastano pochi commenti per capire il sentiment: “Tutti scappano. GAME OVER”, scrive un membro del forum. Gli fa eco un collega, che rilancia altre voci: “La fusione con Tiscali sul tavolo di Labriola”. C’è poi chi se la prende con l’attuale management: “Labriola VATTENE” e ancora: “Hanno fatto gli schizzinosi con l’offerta di KKR. Morta…i del management”. E infine, “Tra un po’ non ci sarà più un’azienda su cui fare un’offerta”, “Profezia: prossima settimana opa aggressiva” e dulcis in fundo “Questo è il suo reale valore”. “Situazione tragica, con il management che continua a dire che tutto va bene”, dicono.

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