Schermocracy

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Libro o ebook?

SchermocracyDi Mario Mancini

goWare editore

pubblicato: maggio 2015

pagine: 132

prezzo: € 9,90

Alla fine del 2011 l’ebook sembrava un razzo sparato nel cielo e la morte del libro era più che annunciata. Alla fine del 2014 James Daunt, portavoce dei librai, ha dichiarato “L’ebook è morto”. Che cosa è successo in tre anni? Una vecchia tecnologia ha cacciato la nuova? Gli editori e i librai hanno respinto l’assalto di Amazon?

Niente di tutto questo, secondo Mario Mancini, esperto dell’intersezione tra editoria e tecnologia e curatore del saggio Schermocracy. Libro o ebook?.

Il libro è uno dei manufatti più amati e conservati, mentre l’ebook, un prodotto percepito inferiore, incontra delle barriere formidabili al suo sviluppo, ci dice Mancini. L’ebook non è altro che l’evoluzione del manufatto libro, ma questo semplice stato di cose sembra non essere riconosciuto.

Il punto non è quindi “libro o ebook”, il punto è libro e ebook contro tutti nello spazio digitale. Qui tutti i tipi di media – canzoni, film, videogiochi, giornali e libri – competono nello stesso ambiente: su uno schermo – da 5 a 72 pollici – connesso a internet.

I dati sull’andamento del mercato italiano confermano questa visione: il mercato del libro in Italia ha perso quasi un quarto del proprio valore in 5 anni. Il valore perduto (quasi 630 milioni di euro) non se l’è preso l’ebook, che nel 2014 in Italia vale 60 milioni di euro, ma è andato semplicemente disperso verso attività concorrenti.

A livello globale le vendite degli ebook come alternative digitali al libro sono state stagnanti per tutto il 2014.

Mario Mancini, si occupa dell’intersezione tra editoria e tecnologia da oltre trent’anni insieme alla società di cui è stato co-fondatore, Thèsis Contents. Ha partecipato al progetto di introduzione in Italia dei computer NeXT, ideati da Steve Jobs dopo la sua uscita da Apple. Agli inizi del 2000 ha contribuito alla nascita del portale di cinema MYmovies.it, come sviluppatore dei contenuti. Dal 2009 è impegnato nel progetto goWare, una startup che sperimenta la nuova editoria a 360 gradi.