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Scaricare la tessera elettorale dal sito dell’anagrafe digitale? Iniziato il trasferimento dei dati 

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“Con il Ministero dell’Interno si sta valutando la possibilità di sostituire le tessere elettorali cartacee con un documento digitale”, ha detto nelle audizioni in Parlamento il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti. Giave, in provincia di Sassari, il primo Comune a trasmettere i dati elettorali in ANPR. Il commento dell'on. Giulia Pastorella.

Sarà successo anche a qualcuno di voi di non trovare più la tessera elettorale proprio nei giorni delle elezioni. E così di corsa all’ufficio anagrafe del Comune di residenza per richiederne un’altra. Con perdita di tempo, file e stress per chi vive in grandi Comuni.

Anche questa pratica potrebbe, prossimamente, essere svolta in modo digitale, con pochi clic, scaricando la tessera elettorale dal sito dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (ANPR), proprio come già è possibile scaricare 14 tipologie di certificati anagrafici. Sono oltre 3 milioni le persone che hanno usato almeno un servizio anagrafico su ANPR, il 10% delle famiglie italiane.

Giave, in provincia di Sassari, il primo Comune a trasmettere i dati elettorali in ANPR

Allora, scaricare la tessera elettorale dal sito dell’anagrafe digitale sarà possibile quando i 7.904 Comuni avranno completato telematicamente il primo inserimento in ANPR dei dati relativi alla posizione elettorale dei propri cittadini. È già possibile effettuare questo invio e il primo Comune a cogliere questa opportunità è stato di Giave, in provincia di Sassari, trasmettendo i dati tramite i servizi resi disponibili da ANPR.

L’integrazione in ANPR delle liste elettorali gestite dai Comuni è stata, dunque, attivata dal Dipartimento per la trasformazione digitale, in accordo con il Ministero dell’Interno: è una delle iniziative che guardano al futuro dell’ANPR, secondo quanto previsto dall’art. 62 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

Butti: “Con Interno valutiamo sostituire tessere elettorali cartacee in digitale”

“Con il Ministero dell’Interno si sta valutando la possibilità di sostituire le tessere elettorali cartacee con un documento digitale”, ha detto nelle audizioni in Parlamento il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti

Questa “riforma” digitale a costo zero, se realizzata, permetterà una serie di semplificazioni per i cittadini. Per esempio:

i cittadini potranno dunque utilizzare i servizi in ANPR anche per: 

  • la consultazione della propria posizione elettorale, 
  • per il rilascio in modalità digitale della certificazione relativa al godimento dell’elettorato attivo e per eventuali richieste di rettifica.

La tessera elettorale potrebbe essere sia stampata sia scaricata digitalmente con un QR Code sullo smartphone e poi verificata al seggio con una nuova app governativa, simile a ‘VerificaC19’ usata per verificare i green pass.

Pastorella: “L’allineamento dei database elettorale e di residenza è prezioso perché renderebbe automatica la gestione dei trasferimenti di residenza, rendendo quindi anche più facile l’accesso al voto

Sul tema abbiamo chiesto un commento alla deputa Giulia Pastorella, componente della IX Commissione (Poste, Trasporti e Telecomunicazioni): “Teniamo le questioni distinte.

L’allineamento dei database elettorale e di residenza è prezioso perché renderebbe automatica la gestione dei trasferimenti di residenza, rendendo quindi anche più facile l’accesso al voto. Le persone che si sono trasferite da poco altrove non rischierebbero, come è stato nel passato, di dover tornare a votare nel comune di residenza precedente a causa del mancato aggiornamento del database elettorale. Su questo si può e si deve intervenire velocemente, idealmente prima delle prossime tornate elettorali amministrative di febbraio.

Per quanto riguarda il voto fuori sede, invece, la questione è ben più complessa e non risolvibile con una tessera elettorale elettronica, che non slega automaticamente il voto dalla residenza. Ci sono complessi aspetti logistici legati alla gestione delle schede elettorali da prendere in considerazione e non basterà un semplice pass per risolverli. Parlando infine di un election day nazionale, istituirlo sarebbe una decisione preziosa che faciliterebbe di molto la gestione del voto ai fuori sede, ma si tratterebbe soltanto di un primo tassello”.

Un primo passo verso l’election pass per consentire di votare universitari e lavoratori fuori sede nelle città in cui studiano e/o lavorano?

Tutto questo potrebbe essere anche un passo importante per introdurre l’election pass? Ossia con la digitalizzazione della tessera e delle liste elettorali si potrebbe agevolare la partecipazione elettorale degli universitari e lavoratori fuori sede, perché consentirebbe loro di votare anche senza più recarsi al Comune di residenza, in questo modo si ridurrebbe l’area dell’astensionismo, in forte ascesa. In particolare, election pass potrebbe ridurre l’astensionismo involontario (che dipende da difficoltà e impedimenti materiali a recarsi al seggio), garantendo, al tempo stesso, “libertà, personalità e segretezza del voto“, come prevede l’articolo 48 della Costituzione italiana.

I 3 tipi di astensionismo. L’election pass punta a ridurre quello involontario.

Con election pass riduzione dell’astensionismo del 20%?

Sono 4.2 milioni gli anziani over 65 che hanno difficoltà di mobilità (pari al 9% degli elettori). Di questi, 2,8 milioni (pari al 6% degli elettori) hanno gravi difficoltà di movimento. Inoltre sono stimati in 4,9 milioni gli elettori che svolgono la propria attività lavorativa o frequentano corsi di studio scolastici o universitari in luoghi diversi dalla Provincia o Città metropolitana di residenza (pari al 10% degli elettori). Di questi, sono 1,9 milioni (pari al 4% degli elettori) coloro che per rientrare al luogo di residenza attraverso la rete stradale impiegherebbero oltre 4 ore (tra andata e ritorno).

Le misure proposte dal Libro Bianco Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l’astensionismo e agevolare il voto”, che propone l’introduzione dell’election pass, “potranno, quindi”, secondo quanto ci aveva detto Federico D’Incà, ex ministro per i Rapporti con il Parlamento, “semplificare e agevolare la partecipazione di oltre 9 milioni di cittadini, circa il 20% degli elettori, riducendo la percentuale di coloro che non partecipano al voto”.

È stato stimato, aveva aggiunto D’Incà, che alle elezioni europee gli astensionisti involontari, che hanno difficoltà e impedimenti a recarsi al seggio, sono stati circa il 16/18% degli elettori (alle elezioni europee l’astensione è stata del 45,5 % degli elettori. 

Con la digitalizzazione della tessera e delle liste elettorali nell’anagrafe unica digitale è possibile eliminare difficoltà e impedimenti e di facilitare la partecipazione di questi elettori. Che i Comuni accelerino il trasferimento dei dati elettorali in ANPR!