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Sblocca Italia, Antonello Giacomelli: ‘Per fine ottobre Piano per banda ultra larga’

Banda larga

Il punto su banda larga e ultra larga e l’impatto sul Trentino all’evento che si è tenuto a Trento dove è stata presentata la ricerca dell’istituto IRVAPP della Fondazione Bruno Kessler (FBK-IRVAPP).

Al centro del dibattito le novità dello Sblocca Italia introdotte in Commissione Ambiente alla Camera in fatto di connessioni veloci: catasto nazionale delle reti, edifici broadband ready, abbattimento degli oneri accessori per la posa della fibra ottica che è finalmente equiparata a un’opera di urbanizzazione primaria.

Nel suo intervento, il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ha sintetizzato cosa cambierà con i nuovi provvedimenti, sottolineando che “con gli emendamenti al decreto Sblocca Italia approvati in Commissione ambiente arriva una spinta importante agli investimenti nella banda ultra larga”.

“Il credito d’imposta per gli operatori di telecomunicazioni – ha precisato il Sottosegretario – sarà più efficace e direttamente collegato agli obiettivi fissati dal Piano banda ultra larga che il governo presenterà entro ottobre”.

Alessandro Zorer, Presidente di Trentino Network, tra gli organizzatori dell’evento di ieri, ha spiegato che la ricerca “dimostra scientificamente come la banda larga abbia davvero un effetto benefico sullo sviluppo economico delle imprese sul territorio”.

“Su centro microimprese analizzate tra il 2010 e il 2012 – ha osservato Zorer – si è visto che quelle in zone con disponibilità di banda larga il fatturato mensile, dove i vertici dell’impresa hanno una cultura superiore o universitaria, segna un incremento superiore del 5% rispetto alle altre”.

Il rapporto analizza per la prima volta in modo dettagliato il caso specifico del territorio trentino, che ha beneficiato delle politiche pubbliche di sviluppo infrastrutturale a banda larga.

Il documento dal titolo “L’impatto della diffusione di internet ad alta velocità sulle prestazioni economiche delle imprese trentine” si è focalizzato sull’intervento ADSL2+ (20mEGABIT) che ha riguardato tutta la rete provinciale tra il 2011 e il 2013. A differenza dei dati disponibili fino ad ora in Italia e all’estero, lo studio fornisce per la prima volta, con prove puntuali e concrete, l’impatto della banda larga sulle imprese grazie all’analisi puntuale di un territorio preciso e di un’azione che ha avuto carattere trasversale.

Per Laura Rovizzi, Ad di Open Gate Italia, società che è stata advisor per lo sviluppo della banda larga in Trentino: “La Provincia di Trento è sempre stata un “laboratorio” territoriale per lo sviluppo della banda larga. La sfida lanciata dall’Unione Europea (100 Mbps al 50% della popolazione) richiede ulteriori sforzi di pianificazione da parte del pubblico in territori dove gli operatori privati investono poco. Si attende il lancio della Strategia del Governo per la banda ultra larga: dovrà trovare un giusto mix tra incentivo alla domanda e quello all’offerta, individuando modelli di intervento differenti per i diversi mercati e le diverse realtà territoriali.”

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