Musica

Sanremo, FIMI contro Rai: ‘Rimborsi del Festival fermi da dieci anni’

di R.N. |

Enzo Mazza, Ceo di FIMI, chiude un incontro urgente col Direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto.

A pochi giorni dall’inizio della 66esima edizione del Festival di Sanremo (9-13 febbraio), scoppia il caso tra la Federazione Industria Musicale Italiana a la Rai.

Il Ceo della FIMI, Enzo Mazza, chiede un ‘incontro urgente’ con il direttore generale della tv pubblica, Antonio Campo Dall’Orto, per discutere di una situazione “non più sostenibile dal punto di vista economico”.

I rimborsi che la Rai corrisponde alle case discografiche per ogni cantante in gara a Sanremo, spiega Mazza in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, “sono praticamente fermi a 10 anni fa”, a fronte di un “aumento dei costi di circa il 25%” e “nonostante, secondo le previsioni uscite anche sugli organi di stampa, la Rai si preparerebbe a festeggiare un Sanremo con i conti in utile nel 2016 così come avvenuto nel 2015″.

Per Mazza, negli ultimi anni “i più grandi sacrifici sono stati chiesti proprio a chi mette a disposizione il contenuto centrale del Festival, ovvero le case discografiche”.

Per un Big in gara oggi una casa discografica riceve un rimborso di 46.500 euro. Nel 2005 la cifra ammontava a 45.000 euro. Mentre per un giovane il rimborso è di 19.800 euro ed era intorno a 16.000 nel 2005.

I rimborsi spese per le etichette musicali – spiega il Ceo di FIMI – non solo sono rimasti sostanzialmente fermi dalla 55ma edizione ma addirittura ci è stata chiesta una riduzione del 3% nel 2015. Richiesta di contenimento dei costi che noi abbiamo responsabilmente accettato per poi scoprire che i ricavi sono stati ampiamente in utile”.

Il tutto, continua ancora Mazza, mentre le spese generali per alberghi, logistica, viaggi e altro sono cresciuti del 25% in dieci anni.

“E’ evidente – conclude Mazza – che si tratta di una situazione non sostenibile dal punto di vista economico che andrebbe assolutamente rivista affrontando con urgenza il tema in un incontro con il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto”.