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Sanità digitale, spesa IT in crescita dell’1,4% in Italia. In Europa quest’anno sarà pari a 13,5 miliardi

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Il pubblico spenderà più del privato in soluzioni IT per il sistema sanitario nazionale. Il 62% degli investimenti riguarderanno gli ospedali secondo IDC. I mercati più grandi Germania e Gran Bretagna.

La spesa in soluzioni di information technologies (IT) pe la sanità in Europa occidentale è stimata attorno ai 13,5 miliardi di dollari entro la fine del 2018. Gli investimenti passeranno infatti dai 12,9 miliardi del 2016 ai 14,1 miliardi di dollari attesi per il 2021.

Le aree maggiormente interessate sono e saranno i software, che registrano una spesa in aumento del 4,9%, e servizi IT dedicati, con un +1,6%, meno l’hardware, che anzi potrebbe segnare una piccola battuta d’arresto (-0,9%).

Ad investire di più nell’ehealth sarà la Pubblica Amministrazione, con un +2%, seguita dal settore privato, che crescerà dell’1,6%. Addirittura il 62% della spesa in tecnologie digitali e ICT per la sanità sarà concentrata nelle strutture ospedaliere, secondo nuovi dati IDC, con un aumento dell’1,9%.

Il Report IDC esamina la trasformazione della sanità in chiave IT di alcuni grandi Paesi europei, tra cui Germania, Francia, Regno Unito e Italia, che da soli rappresentano oltre il 70% della spesa totale in quest’ambito.

Il Regno Unito rappresenta il mercato più grande per questo tipo di tecnologie in ambito sanitario, con un tasso di crescita del 2,3% (Brexit permettendo nei prossimi anni), mentre la Germania è il mercato europeo che cresce più rapidamente, ad un tasso annuo del 3,5% fino al 2021.

L’Italia è tornata ad investire stabilmente nel comparto ehealth, con una crescita annua stimata attorno all’1,4%, soprattutto grazie alle iniziative degli enti pubblici locali.

Per costruire il nuovo modello del servizio sanitario, infatti, ha spiegato oggi dalle nostre pagine il professor Donato A. Limone, sono necessarie decisioni integrate dello Stato e delle Regioni per ridefinire il modello organizzativo digitale della sanità: “queste decisioni sono certamente difficili da prendere in quanto l’attuale paradigma della sanità italiana è totalmente “bloccato” da una miriade di modelli che operano non considerando il valore del dato digitale in sanità anche in termini di qualità della spesa sanitaria (abbattimento significativo dei costi, dei tempi di cura e assistenza, e degli interventi amministrativi)”.

La sanità italiana è stata riformata nel 1978, quindi quest’anno ricorreranno i 40 anni di un provvedimento che ha profondamente modificato e modernizzato il nostro sistema sanitario nazionale: “Dopo 40 anni possiamo valorizzare tutto ciò che abbiamo sicuramente creato ma in una logica diversa, in un contesto rinnovato, per una sanità nativamente digitale”.