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Samsung e Blackberry smentiscono le voci di unione

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Secondo la Reuters, Samsung avrebbe messo sul piatto 7,5 miliardi di euro: una cifra legata in larga parte al valore dei brevetti della società, un’arma importante nella battaglia contro Apple nel mercato aziendale.

Appena circolata la notizia di una possibile acquisizione da parte di Samsung, il titolo Blackberry è salito di oltre il 30%, per poi crollare del 15% appena arrivata la smentita dell’azienda canadese, che ha precisato di non aver avviato alcuna trattativa con la casa coreana. Anche Samsung ha definito i rumors ‘privi di fondamento’.

Secondo un report Reuters, Samsung avrebbe messo sul piatto 7,5 miliardi di euro: una cifra legata in larga parte al valore dei brevetti della società, un’arma importante nella battaglia contro Apple nel mercato aziendale.

Secondo le fonti citate da Reuters i dirigenti delle due aziende si sarebbero incontrati la scorsa settimana per discutere dell’operazione. Durante l’incontro, Samsung avrebbe proposto un prezzo per azione compreso in un range tra 13,35 dollari e 15,49 dollari pari a un premio  dal 38% al 60% rispetto all’attuale valore del titolo.

Obiettivo del gruppo coreano è quello di rafforzare la sua presenza nel segmento corporate, dove per anni ha spopolato il Blackberry, prima di essere soppiantato dagli iPhone. Un’eventuale transazione dovrebbe comunque ottenere il via libera di Ottawa e Washington, visto che sulle reti della società transitano anche le informazioni di diverse agenzie governative e militari.

Il quotidiano canadese Globe and Mail riferisce invece che nei mesi scorsi Blackberry ha respinto al mittente diverse offerte: il board e i principali investitori sarebbero infatti convinti della validità del piano di ristrutturazione e avrebbero ritenuto insufficienti le cifre proposte, alcune delle quali superiori a 7 miliardi di dollari.

Un ottimismo che potrebbe non essere proprio fuori luogo, visto che, nonostante il boom degli smartphone, sono in tantissimi i Vip e i manager che stanno tornando ai cellulari basic, più sicuri e affidabili (quello che fanno – telefonare e mandare sms – lo fanno bene) e più difficili da hackerare.