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Router domestici, perché conviene riavviare e cambiare password una volta a settimana

Recenti ricerche hanno dimostrato come una combinazione tra password deboli e software non aggiornati possono consentire ai cybercriminali di prendere completo controllo di un router domestico. Questo tipo di attacchi hanno un duplice impatto negativo sull’utente individuale: oltre a rallentare o bloccare del tutto la connessione internet di casa possono rendere l’utente complice inconsapevole di attacchi rivolti ad altri siti web.

Come funzionano gli attacchi

Quando alcuni dispositivi (in questo caso i router) vengono a trovarsi sotto il controllo di qualcun altro, un loro gruppo viene definito come “botnet”, ovvero una rete (net) di sistemi o dispositivi (bot) controllati remotamente.

Quando i cybercriminali hanno il controllo completo del router domestico, possono installare software a loro piacimento, che possono controllare in remoto trasformando di fatto il dispositivo in un “bot”. I router controllati poi possono essere usati a piacimento, anche tutti insieme, ad esempio per inviare enormi quantità di dati e bloccare di fatto un sito web.

Questa tipologia di attacchi viene definita “Distributed Denial of Service” o DDoS, e può essere utilizzata per differenti motivazioni:

Come si possono prevenire

I cybercriminali prendono di mira i router casalinghi puntando di password di default e su software non correttamente aggiornati. Un primo consiglio è quello di riavviare il proprio router una volta alla settimana, semplicemente staccando la spina.

Anche cambiare la password sul router e aggiornare man mano il software presente aiuta ad elevare i livelli di sicurezza. Se non si è sicuri su come farlo, di certo l’Internet Service Provider (ISP) che ha fornito il router potrà dare indicazioni utili.

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