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Roma e Milano tra le dieci città al mondo con più traffico automobilistico

Il traffico nelle nostre città sta aumentando o diminuendo? Probabilmente sta aumento, almeno per l’Italia, scorrendo i nuovi dati del nuovo Rapporto Inrix sul traffico a livello mondiale (“INRIX 2018 Global Traffic Scorecard”).

Roma è la seconda città al mondo per ore passate nella propria automobile a causa del traffico congestionato. Milano è al settimo posto. Entrambe le città hanno scalato rapidamente questa poco invidiabile classifica nell’ultimo anno, proprio a causa di un evidente incremento della mobilità privata.

Classifica del traffico

Come detto, Roma è al secondo posto, con 254 ore passate nel traffico dagli automobilisti nel 2018, un +16% su base annua (nel 2017 occupava il 13° posto). Milano, invece, ha registrato 226 ore passate dagli automobilisti nel traffico cittadino, con un aumento del +7% su base annua (nel 2017 era addirittura al 30° posto).

In realtà, se estendiamo la ricerca alle prime 20 posizioni troviamo altre due città italiane: Firenze al 15° posto, con 195 ore passate nel traffico dagli automobilisti in un anno (+3%), e Napoli al 17° posto, con 186 ore.

Top 20

Nelle prime venti posizioni dell’Inrix Global Traffic Scorecard riferito al 2018 abbiamo al primo posto Bogotà, con 272 ore perse nel traffico, quindi Roma, Dublino, con 246 ore perse, Parigi, con 237 ore perse, la russa Rostov, con 237 ore nel traffico, Londra, con 227 ore, Milano, poi Bordeaux, con 223 ore, Città del Messico, con 218 ore, Mosca (210), Belo Horizonte in Brasile (202), San Pietroburgo (200), Rio De Janeiro (199), Firenze (195), Bruxelles (195), Belfast (190), Napoli (186), Guadalajara (181), Nizhny Novgorod (180) e Varsavia (173).

Siamo l’unico Paese, assieme alla Russia, a piazzare quattro città nella Top 20 dell’indice Inrix.

Roma è la prima città in Europa per ore passate in automobile nel traffico: il doppio del tempo rispetto a New York, ad esempio, il 12% in più di Londra, il 70% in più di Berlino, il 95% in più di Madrid.

Cosa fare

Per quel che riguarda le città italiane, c’è solo una cosa da fare per ridurre l’impatto del traffico automobilistico sulla nostra vita: aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico locale (Tpl), dagli autobus alla metropolitana, con la possibilità di sfruttare anche altre opzioni offerte dalla mobilità alternativa e dalla smart mobility.

Ci sono, infatti, anche le biciclette e i percorsi pedonali, i mezzi della micromobilità elettrica, le automobili condivise (sharing mobility) e il car pooling (l’utilizzo di una sola automobile da parte di un gruppo di persone che compiono abitualmente lo stesso tragitto).
Rimane sempre valida, soprattutto in termini di miglioramento della qualità dell’aria, anche la mobilità elettrica, (eMobility), ma di certo se sostituiamo tutte le auto in circolazione in città con auto elettriche non risolveremo il problema della congestione del traffico (a sostituzione in corso, forse, rischiamo anche di peggiorare il dato).

Di sicuro, le amministrazioni pubbliche devono fare la loro parte, nell’offrire servizi di qualità ed efficienza nel settore Tpl ai propri cittadini. questi ultimi, invece, devono cambiare le proprie abitudini, adottando comportamenti più virtuosi e, perchè no, magari reclamare una maggiore partecipazione pubblica alla governance dei trasporti urbani.

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