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Roma Capitale dell’Assistenza sociale 4.0 e remote monitoring

L’utilizzo di piattaforme digitali e dell’Intelligenza artificiale può integrare efficacemente l’erogazione di servizi tradizionali di assistenza sociale agli anziani soprattutto per il monitoraggio da remoto? Roma Capitale si può candidare come apripista di modelli innovativi di assistenza sociale 4.0?

Se ne è parlato nell’aula magna del DIAG, il Dipartimento di Ingegneria Antonio Ruperti de La Sapienza, il 28 aprile 2022, nel convegno “Assistenza sociale 4.0 e remote monitoring: Roma Capitale per gli anziani e le fasce deboli”, organizzato dall’Ass. Concreta-Mente per presentare i risultati del primo progetto pilota realizzato a Roma di Intelligenza Artificiale per l’assistenza sociale degli anziani.

Il trend demografico mostra un aumento dell’età media della popolazione italiana con soggetti spesso sani ma con un incremento delle cronicità che quindi portano ad un consistente aumento della domanda di servizi socio-assistenziali e di monitoraggio domiciliare (“silver economy”). La pandemia ha inoltre acuito il bisogno di sentirsi e vedersi, di monitorare lo stato di salute, di verificare costantemente eventuali necessità, ma allo stesso tempo di minimizzare gli spostamenti da casa.

Ecco perché l’utilizzo di strumenti e piattaforme digitali può integrare efficacemente l’offerta di servizi socio-assistenziali e sanitari di tipo tradizionale. È questa l’intuizione che ha portato alla realizzazione del progetto innovativo di assistenza sociale 4.0 “messo a terra” nel 2021 dal I Municipio del Comune di Roma Capitale in collaborazione con un “ecosistema dell’innovazione a km-zero” coordinato dall’Associazione Concreta-Mente e della startup innovativa Assisto e composto dal Dipartimento di Ingegneria DIAG de l’Università La Sapienza di Roma, dalla Comunità di S. Egidio e da altri partner.

Il progetto di Assisto (startup innovativa) è basato sul paradigma dell’Internet delle cose (IoT) e dell’Intelligenza Artificiale. Tecnologie biometriche e domotica (braccialetti, sensori, ecc.) monitorano costantemente i parametri vitali della persona (pressione, battito cardiaco, ossigeno, temperatura, posizione, caduta ecc.) e offrono un controllo automatizzato 24h per la sicurezza e la gestione delle emergenze in caso i valori biometrici superino soglie di sicurezza o vi siano altri problemi dentro o fuori le mura domestiche. L’algoritmo di Intelligenza Artificiale di Assisto, sviluppato dal DIAG La Sapienza, è adattivo sui dati della persona e predittivo perché prevenire è meglio che curare. È il primo Algoritmo a livello europeo che integra il test di CIRS sulle comorbidità per l’assistenza sociale, testato con 80.000 ore di sperimentazione su utenti reali con una percentuale di errore inferiore al 2%. Il sistema può essere utilizzato anche per rilevare i parametri di interesse per monitoraggio domiciliare utenti affetti da Covid19 (temperatura, saturazione ossigeno, ecc.) e per fare Teleassistenza e Teleconsulto. Durante i 4 mesi di sperimentazione nel I Municipio sono state “contabilizzate” oltre 7.800 videochiamate.

Questo pilota è stato molto utile sia per mettere in luce aspetti organizzativi e tecnologici che costituiscono un know-how importante, sia per attivare l’aggregazione dal lato della domanda di servizi innovativi per l’assistenza sociale in quanto i soggetti intervenuti rappresentano oltre 80.000 utenti su scala nazionale.

Il seminario si è diviso idealmente in tre parti, nella prima si è presentata un’analisi di scenario curata dal prof. Ferrara attraverso il Rapporto ALTEMS della UniCatt sulla Telemedicina realizzato grazie ad una ricerca su 128 Aziende Sanitarie. Nella seconda si è presentata l’idea progettuale, i risultati e discusse le sfide aperte, anche grazie alla partecipazione della Comunità di S. Egidio e di molte Coop sociali e di medici di base di caratura nazionale. Nella terza parte, sono state affrontate le prospettive dell’implementazione di soluzioni 4.0 di monitoraggio da remoto per anziani.

Per la prof.ssa Tiziana Catarci (Direttrice del DIAG) “una soluzione di Intelligenza Artificiale come quella sviluppata da Assisto in collaborazione con il DIAG, erogata con un modello Api as a Service, scalabile e industrializzabile, è indubbiamente un’avanguardia che attesta anche la capacità di spill-over del mondo accademico”.

“Questo pilota lancia un percorso di innovazione nei servizi socio-sanitari e un momento di aggregazione della domanda di questi servizi dal basso” continua Tiziana Biolghini (Consigliera Comunale e Consigliera delegata alle politiche Sociali della Città Metropolitana) per l’Assistenza sociale nell’Area Metropolitana di Roma Capitale) “soprattutto nei Comuni dove i presidi socio-sanitari sono più distanti dai cittadini”.

Infine, Barbara Funari (Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma Capitale) evidenzia che “seppur più indicati per la silver economy che per gli anziani fragili, questi nuovi servizi assistenziali 4.0 che vanno ad integrare l’erogazione di servizi tradizionali, rientrano in uno scenario ormai ineludibile”.

La domanda c’è e l’offerta è pronta, il Comune di Roma Capitale si saprà porre all’avanguardia nell’erogazione di nuovi servizi socio-assistenziali 4.0 anche cogliendo le opportunità derivanti dal PNRR?

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