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Robot umanoide H1 della Unitree “impazzisce” durante un test in Cina: il video

Durante una dimostrazione tecnica in un laboratorio di Hangzhou, in Cina, un robot umanoide ha seminato il panico tra i presenti dopo essersi improvvisamente mosso in modo scoordinato e violento. Il video dell’episodio, diventato rapidamente virale online, ha riacceso il dibattito internazionale sulla sicurezza dei robot umanoidi e sulle implicazioni etiche e tecniche del loro impiego nel mondo reale.

Il protagonista: Unitree H1

Il robot coinvolto è l’H1, un modello umanoide sviluppato dalla compagnia cinese Unitree Robotics, nota per aver prodotto robot quadrupedi simili a quelli di Boston Dynamics. H1 è progettato per camminare su due gambe, manipolare oggetti e interagire con l’ambiente, utilizzando sensori e algoritmi di intelligenza artificiale per mantenere l’equilibrio e reagire agli stimoli esterni.

Un errore umano alla base dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni riportate da testate come JustNerd, la causa del comportamento anomalo del robot sarebbe riconducibile a un errore umano di configurazione. In particolare, una fune di sicurezza era stata fissata alla testa del robot per motivi precauzionali, ma il sistema non era stato aggiornato per riconoscere quella connessione. Il risultato? Il robot ha interpretato la tensione del cavo come una caduta imminente, attivando in modo reiterato la modalità di recupero dell’equilibrio.

Nel video si osserva l’H1 agitare braccia e gambe con movimenti scoordinati e apparentemente aggressivi, finendo per colpire involontariamente un tecnico e urtare vari oggetti intorno. Fortunatamente non si sono registrati feriti gravi.

Un campanello di allarme ?

Nonostante l’assenza di danni fisici significativi, l’episodio rappresenta un campanello d’allarme importante. I robot umanoidi, anche quando ancora in fase di sperimentazione, richiedono protocolli di sicurezza rigorosi, sia dal punto di vista software che hardware. L’adozione di tecnologie AI per la locomozione e la risposta in tempo reale a stimoli ambientali apre scenari straordinari, ma anche rischi nuovi e complessi.

Il fatto che un singolo errore di configurazione possa generare comportamenti incontrollati sottolinea la necessità di normare in modo più chiaro il settore, soprattutto in vista dell’introduzione progressiva di questi dispositivi in ambienti pubblici o lavorativi.

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