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Riscatti digitali, crescono in Italia gli attacchi del malware Cryptolocker

Il centro ricerche di ESET, uno dei principali produttori di software per la sicurezza digitale, ha registrato in questi giorni in un’impennata di infezioni dovute al famigerato Cryptolocker, il ransomware che cripta i documenti dei PC e richiede alle vittime un riscatto per tornare ad avere accesso ai propri file.

Si tratta di un malware che insidia gli internauti italiani e di tutto il mondo già dall’autunno del 2013 ma che è tornato a colpire grazie a nuove e pericolose varianti che si presentano all’utente nascoste in allegati malevoli inviati via email.

Ed è proprio di questi giorni un’indagine condotta dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia che ha sventato una rete criminale transnazionale dedita al riciclaggio delle ingenti somme di denaro provenienti dal phishing di ultima generazione. La banda, oltre al tradizionale tentativo di carpire con la buona fede i dati personali degli utenti, inviava il virus Cryptolocker chiedendo poi un riscatto ai possessori dei dispositivi.

Gli esperti di ESET hanno così messo a punto una serie di consigli utili e precauzioni da adottare per ridurre al minimo le probabilità di essere infettati:

Oltre a queste indicazioni di base, gli esperti di ESET ricordano che in caso di dubbio è sempre bene utilizzare il buonsenso e non scaricare gli allegati di posta elettronica dei quali non sia assolutamente affidabile la provenienza e l’autenticità.

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