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Riscaldamento: online la guida a risparmio e manutenzione

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Accesi in molte grandi città del Centro-Nord, dall’Enea, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo, Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima e altre associazioni, il vademecum per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici.

Da sabato 15 ottobre in 4.300 Comuni italiani, comprese alcune grandi città come Milano, Torino, Bologna e Venezia, è partita l’accensione dei termosifoni. L’autunno è appena iniziato e la notte le temperatura cominciano a scendere.

In attesa di una maggiore personalizzazione dei consumi, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’Enea, ha pubblicato online un vademecum per la corretta manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta, evitando sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.

Si tratta di utili indicazioni disponibili nella “Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici”, realizzata dall’Agenzia nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori.

Ad esempio, oltre la corretta manutenzione degli impianti, come previsto dal Dpr 74/2013, per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni, c’è la novità delle valvole termostatiche che dovranno essere montate sul termosifone entro il 31 dicembre 2016.

Ci sono poi i cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Un modo per ridurre gli sprechi di calore e i maggiori costi.

Abbassare la temperatura di qualche grado, magari 19° in casa invece di 22 gradi o oltre (ci sono abitazioni in cui si va in giro a maniche corte a gennaio), garantisce un risparmio dal 5 al 10% sui consumi di combustibile e una benefica riduzione di emissioni di CO2.

È bene ricordare, infatti, che l’inefficienza dei nostri sistemi di riscaldamento (unitamente alla permanenza di modelli comportamentali sbagliati) sono la causa del 50% delle emissioni di CO2 e di circa il 30% delle polveri sottili che avvelenano l’aria che respiriamo.