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Rinnovabili, tecnologia made in Italy per la crescita sostenibile in India

Le energie rinnovabili sono uno dei comparti chiave per promuovere una crescita sostenibile in India. È questo il presupposto che ha portato alla firma di un Memorandum of Understanding tra ENEA e Università Tecnologica Madan Mohan Malaviya (MMMUT) di Gorakhpur, nell’Uttar Pradesh, Stato dell’India settentrionale, quinto per estensione e primo per numero di abitanti dell’intero Subcontinente. Le attività accademiche dell’ateneo indiano sono focalizzate sui temi di energia, ambiente e sviluppo sostenibile, in piena sintonia con la mission ENEA.

Oltre a rafforzare la reciproca collaborazione scientifica, l’accordo prevede che l’ENEA si occupi di progetti di gassificazione della biomassa per la produzione di energia termica/elettrica, di produzione di idrocarburi da biomasse, di energia solare termica a bassa temperatura e dell’organizzazione di corsi di formazione sulle energie rinnovabili.
Questo accordo è strategico per il nostro Dipartimento Energia e per l’ENEA nel suo complesso, in quanto permette di valorizzare e capitalizzare le nostre competenze interne su processi termochimici e biotecnologici che ci hanno portato a realizzare diversi impianti pilota e che potranno essere replicati in India, trainando anche qualche azienda nazionale sul mercato indiano”, sottolinea Giacobbe Braccio, responsabile della divisione “Bioenergia, Bioraffineria e Chimica Verde” dell’ENEA.
Nella prima fase del programma, si approfondiranno studi di fattibilità per la progettazione di impianti, per la valorizzazione di gassificatori di piccola taglia (50-60 kWe) e per applicazioni in aziende agricole locali. Inoltre si avvierà la sperimentazione di varie miscele di biocarburanti/combustibili fossili, per valutare i migliori compromessi al fine di ridurre le emissioni.
Vari punti del programma da attuare sono stati sviluppati nel corso della conferenza internazionale “Challenges in sustainable development from energy & environment perspective” che si è svolta a Gorakhpur nel marzo scorso e dove si sono tenuti i primi incontri tecnici tra i rappresentanti ENEA e quelli dell’Università Tecnologica MMMUT. Lo stato di avanzamento del progetto e la definizione del programma di lavoro per la seconda fase di attività saranno oggetto dell’incontro previsto a breve in India tra i rappresentanti di entrambe le parti.

La sigla di quest’accordo ha creato un forte interesse da parte di altre istituzioni scientifiche indiane come il Dipartimento energetico dell’Istituto Tecnologico Nazionale di New Delhi e il Maulana Azad National Institute of Technology (MANIT) di Bhopal.

Il settore energetico indiano è tra i più diversificati al mondo: la domanda di energia elettrica cresce ad un ritmo molto rapido ma le infrastrutture sono inadeguate sia a livello produttivo che distributivo. Per rispondere a questa crescente esigenza di sviluppo energetico, il Governo indiano ha deciso di investire oltre 250 miliardi di dollari al 2022 in tecnologie rinnovabili, puntando sia sulla crescita della quota nel mix energetico sia su nuovi sistemi di trasmissione e distribuzione di energia (smart grid e smart city).

L’obiettivo dei prossimi 5 anni è quello di installare 224 GW di nuova potenza da rinnovabili, con un finanziamento che sarà un mix di debito e capitale sostenuto dalle banche commerciali ma anche dal Green Climate Fund, con cui le economie dei Paesi più industrializzati hanno promesso di sostenere i Paesi in via di sviluppo nella lotta contro il cambiamento climatico.

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