MERCATO ELETTRICO

Rinnovabili: il MiSE prosegue sulla strada degli incentivi

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Entro il prossimo mese di febbraio, dovrebbe essere pronto il nuovo Decreto Ministeriale. ‘Questo riguarda le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico - ha precisato Claudio De Vincenti, Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega all'energia -  perchè siamo convinti che questa fonte possa svilupparsi senza incentivi ma con l’integrazione nel mercato e nelle reti’.

Il Ministero dello Sviluppo Economico è orientato a confermare il sostegno al settore delle fonti rinnovabili e sta già lavorando per dare continuità agli investimenti. Entro il prossimo mese di febbraio, dovrebbe essere pronto il nuovo Decreto Ministeriale, come ha precisato il Vice Ministro con delega all’energia, Claudio De Vincenti, intervenendo lunedì scorso al convegno dal titolo “Per un nuovo assetto del mercato elettrico nel quadro della road map europea al 2030”, organizzato da FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica). ‘Questo riguarda – ha aggiunto – le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, perchè siamo convinti che questa fonte possa svilupparsi senza incentivi ma con l’integrazione nel mercato e nelle reti’.

‘Vogliamo muoverci prima di esaurire i 5,8 miliardi (destinati dal D.M. 6 luglio 2012 alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche n.d.r.) e per sbloccare gli investimenti, ha spiegato De Vincenti.  Il nuovo sistema ‘dovrà essere caratterizzato – ha precisato il rappresentante del MiSE – da una maggiore efficienza, anche visto l’avvicinamento alla grid-parity di alcune fonti: ciò è in linea con l’esigenza di inserire il settore delle rinnovabili nelle ordinarie regole di mercato e con la politica governativa di contenimento degli oneri per i cittadini, ivi inclusi quelli che gravano sulle componenti tariffarie dell’energia’.

Al convegno erano presenti anche Guido Bortoni (Autorità energia e gas), Chicco Testa (Assoelettrica), Maimo Beccarello (Confindustria), Stefano Conti (Terna), Carlo Tamburi (Enel), Simone Togni (Anev) e Agostino Re Rebaudengo (Assorinnovabili).  Al termine il presidente Free, Gianni Silvestrini, si è soffermato sul concetto di “demand response”: ‘Per una nuova visione del mercato elettrico – ha detto – bisogna coinvolgere il lato della domanda, come si fa già negli Usa e in Germania, per esempio. Questo può rappresentare un’opportunità per le rinnovabili non programmabili, per i consumatori e per le nuove aggregazioni’.

L’intenzione a proseguire sulla strada degli aiuti era stata ribadita da De Vincenti la settimana scorsa in Commissione Ambiente alla Camera, nella risposta a un’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Chiara Braga. ‘Le risorse economiche per le nuove installazioni – aveva detto – saranno rinvenibili dall’uscita dei vecchi impianti dai previgenti meccanismi, spesso inefficienti da un punto di vista della spesa, e dalla proiezione dell’andamento del «contatore» nel medio termine, garantendo la maggior accuratezza possibile fra la previsione di spesa e gli oneri che i consumatori di energia elettrica saranno realmente chiamati a sostenere. In tal modo, sarà possibile finanziare nuove iniziative senza aumentare la spesa in bolletta’.